RIPRISTINO PONTE LODDONE

Comitato e cinque sindaci da Pirari Commissario favorevole ponte mobile

(foto: foto di A.Galiberti)
lunedì 3 febbraio 2014
Questa mattina dopo l'incontro sul ponte Loddone, i cinque sindaci del territorio e il comitato per il ripristino del ponte sono stati ricevuti dal commissario della provincia di Olbia Tempio, Francesco Pirari.

OLBIA. Quanto proposto e annunciato dal sindaco di Padru, Antonio Satta, questa mattina durante l'incontro informale sul ponte Loddone si è realizzato. Infatti, al termine della riunione informale di questa mattina, i cinque sindaci, insieme con i rappresentanti del Comitato"Rispristino Ponte Loddone" si sono recati dal commissario della provincia Olbia Tempio, Francesco Pirari. Quest'ultimo ha dimostrato tutta la sua disponibiltà per farsi da tramite con il prefetto di Sassari e presentargli le problematiche relative al ponte Loddone. Si è parlato anche del ponte mobile del genio militare e Pirari si è detto favorevole, anche mettendo in campo le risorse della provincia. 

Dalla riunione sono emerse le perplessità del sindaco Giovannelli sulla possibilità che nelle opere dell'Anas in programma non vi siano i lavori di ripristino del ponte, ma solo quelli delle due bretelle provvisorie di collegamento. Nel frattempo, il Comitato ha espresso tutto il disappunto per le assurde lungaggini burocratiche, delle quali non si comprendono le motivazioni. Ci si chiede come mai, in regime di emergenza, a distanza di quasi tre mesi dall'evento catastrofico, si stia ancora ragionando su autorizzazioni, decreti, ordinanze. Il gioco è sempre quello, prender tempo. 

Così mentre tutti, a partire dalle istituzioni locali e per finire ai cittadini, erano convinti che l'Anas avesse pieni poteri, come Commissario per la ricostruzione della viabilità danneggiata dall'alluvione, il governo solo sabato ha firmato il decreto per conferire poteri speciali al presidente di Anas Pietro Ciucci. Eppure non basta. Per far partire le opere, ci vorrà un'ordinanza del capo della protezione civile, il prefetto Franco Gabrielli. Ad oggi non c'è traccia di quel documento. C'è la paura all'indomani delle altre emergenze causate dal maltempo sulla penisola, che i problemi della Sardegna vengano accantonati, come già accaduto in passato. 

"Per questo motivo -secondo il comitato- non si può continuare a vivere nell'incertezza amministrativa e nella lentezza burocratica. Il Comitato, dunque, si unisce ai sindaci del territorio nel chiedere allo Stato l'emanazione di questa fondamentale ordinanza. Qualora questo non avvenga in tempi celeri, il comitato supporterà ogni iniziativa di lotta portata avanti dai Comuni interessati."


Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.