Nasce comitato per ripristino ponte A Loiri i cittadini isolati dal crollo

(foto: OlbiaNotizie.it)
giovedì 30 gennaio 2014
I cittadini di Loiri sono esasperati dalla situazione di isolamento in cui si trovano dal 18 novembre quando la piena del fiume ha sbriciolato il ponte Loddone, hanno fondato il comitato "Ripristino del Ponte Loddone".

Loiri è uno di quei comuni del Nord Sardegna colpiti dall'alluvione del 18 novembre scorso e da allora rimasto isolato per il crollo del ponte Loddone. Una cittadina che a causa di questo isolamento rischia di vedere andare in fumo le attività commerciali del territorio. Farmacie, edicole, bar, alimentari rischiano di chiudere o di esser costretti a mandare a casa i dipendenti. I cittadini di Loiri non ci stanno e in seguito all'assemblea del 2 gennaio sul sagrato della chiesa di San Nicola, hanno fondato il Comitato "Ripristino del Ponte Loddone". Il presidente è Pierino Mameli e il vice presidente Alessia Lobina. Il Comitato è apartitico, apolitico e ha un unico scopo: sollecitare gli enti competenti (Anas, Comune di Olbia, Comune di Loiri, Governo Letta, Commissario Cicalò) affinché sia ripristinata la circolazione stradale sul ponte Loddone situato sulla Sp 24 che collega Olbia all'entroterra gallurese del sud verso i comuni di Loiri, Berchiddeddu, Padru, Buddusò e frazioni. Il ponte Loddone è stato seriamente danneggiato, uno dei piloni ha ruotato sul suo asse danneggiando la sede stradale e rendendola impraticabile. La circolazione è stata così deviata sulla Sassari-Olbia passando per Enas e sulla 131 Dcn passando per Trudda.

Perchè la popolazione vuole il Ponte Loddone. Secondo la Protezione Civile, questi due percorsi alternativi appena elencati sono più che sufficienti. Il Comitato ritiene assolutamente inadeguate queste soluzioni e i motivi sono molteplici. Innanzitutto, la strada per Enas è molto stretta e può trasformarsi in un budello pericolosissimo in caso di maltempo. L'altra via alternativa, quella che porta alla 131 dcn, è ugualmente inadeguata alle esigenze della popolazione e del traffico commerciale. Mezzi pesanti e auto private, da quando il ponte Loddone è chiuso, stanno utilizzando una strada che presenta diverse criticità, tra le quali bisogna annoverare un tratto di tracciato danneggiato dall'alluvione stessa.  A questi disagi, si aggiungono le problematiche economiche: i due tratti sono notevolmente più lunghi della Sp 24 e questo sta danneggiando seriamente l'equilibrio economico delle famiglie, nonché le stesse attività commerciali dell'interno.     A questo elenco di disagi e criticità, non manca la questione sicurezza. I tempi per raggiungere le località interne a Sud di Olbia si sono dilatati in maniera significativa, mettendo a rischio la sicurezza di tutti soprattutto di chi ha bisogno dell'intervento del 118 o dei Vigili del Fuoco.

 

Cosa chiede il Comitato. Il Comitato cittadino "Ripristino Ponte Loddone" chiede che il ponte Loddone sia riaperto alla circolazione stradale. Il Comitato non si accontenta di promesse, di rampe o di svincoli: vuole il ponte. In gioco vi è la sopravvivenza di una vasta area della Gallura duramente provata dalla crisi economica. Venerdì a Loiri, dalle ore 10, si svolgerà una riunione a porte chiuse con l'Anas e i sindaci dei Comuni coinvolti. La speranza del Comitato è che questa riunione porti alla cittadinanza delle buone notizie. Se così non fosse, il Comitato è pronto "ad affilare le armi" e a condurre una battaglia serrata per il ripristino di ciò che consideriamo un diritto inalienabile dei sardi: una mobilità interna senza ostacoli.


Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.