GIOVANE OLBIESE INVESTITO ALL'USCITA DELLA DISCOTECA

Investitore accusato tentato omicidio Nessuna lite alla base del folle gesto

(foto: foto archivio internet)
domenica 19 gennaio 2014
I carabinieri del comando provinciale di Sassari hanno lavorato tutto il giorno incessantemente per riuscire a ricostruire la dinamica dell'incidente che ha portato Simone Biosa a finire in ospedale in gravi condizioni.


OLBIA. I carabinieri del comando provinciale di Sassari hanno lavorato tutto il giorno incessantemente per riuscire a ricostruire la dinamica dell'incidente che ha portato Simone Biosa, 19enne di Olbia a finire ricoverato in ospedale in gravi condizioni, dopo che un'auto con a bordo due giovani del posto lo ha travolto all'uscita dalla discoteca Villa Pascià. Stando a quanto sono riusciti ad apprendere i militari dell'Arma questa mattina, poco dopo le 7 e dieci, un gruppetto di giovani, al termine di una nottata trascorsa nel locale della zona industriale, si trovava nei parcheggi e stava per salire sulle vetture per fare rientro a casa. Secondo i testimoni, i ragazzi sono stati avvicinati da una Toyota Yaris di colore scuro con a bordo due persone. Il conducente avrebbe posto loro una domanda con la evidente volontà di attaccare briga, ma i ragazzi, intuendo le sue intenzioni, avrebbero risposto negativamente, cercando di ignorarlo e continuando a camminare a piedi. Dopo pochi secondi la Yaris sarebbe ripartita a forte velocità, per poi tornare indietro altrettanto velocemente e lanciarsi contro il gruppetto. Uno di loro, Simone Biosa, non è riuscito a scansarsi ed è stato investito in pieno, mentre i suoi amici si sono salvati per miracolo. Simone è stramazzato al suolo privo di sensi; da subito i suoi compagni si  sono accorti delle gravissime condizioni del ragazzo e hanno chiamato un'ambulanza. 


Nel frattempo, il conducente della Yaris, Daniele Puddu, si sarebbe dato a una precipitosa fuga, sgommando ed urtando prima un palo in cemento armato e poi degli alberi. I testimoni hanno chiamato il 112 e sono immediatamente scattate le ricerche dell'auto, rese più difficili dal fatto che nessuno, nella concitazione del momento, ha avuto modo di vedere il numero di targa della Yaris. Dopo circa un'ora di ricerche portate avanti anche con l'aiuto di un elicottero dell'Arma, i militari hanno individuato l'autovettura incidentata parcheggiata nei pressi della chiesa della Sacra Famiglia a Olbia e di fronte a una casa fatiscente e disabitata. I carabinieri hanno bussato al portone dell'edificio, ma Biosa che si era barricato dentro insieme al suo complice, non ha aperto e ha tentato una fuga disperata uscendo da una finestra che si affaccia in un cortile. L'intero edificio è stato circondato e i due non hanno avuto scampo: Puddu allora ha deciso di uscire dal cortile e presentarsi spontaneamente. 


In un primo momento Daniele Puddu ha finto di non essere a conoscenza di quanto accaduto poche ore prima fuori dalla discoteca e ha preteso la presenza di un avvocato. La Toyota Yaris ritrovata dai carabinieri presenta numerose ammaccature ed è stata sequestrata e recuperata con un carro attrezzi. E' stato grazie alle preziose testimonianze dei presenti nel parcheggio del Villa Pascià che i militari sono potuti risalire a Daniele Puddu e hanno potuto procedere nei suoi confronti, dichiarandolo in stato d'arresto per tentato omicidio. Il suo amico sarà denunciato invece in stato di libertà per favoreggiamento, avendo tentato di facilitarne la fuga.

 

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