Armi chimiche siriane a S.Stefano Sull'ipotesi Cappellacci dice "no"

(foto: archivio internet)
mercoledì 8 gennaio 2014
Una delle due navi provenienti dalla Siria con a bordo un carico di pericolosissime armi chimiche approderà in uno dei porti italiani e tra le ipotesi c'è anche S.Stefano nell'arcipelago de La Maddalena. Il no del presidente della regione Ugo Cappellacci.

LA MADDALENA. Comincia il viaggio delle armi chimiche siriane che ieri sono state caricate sulla nave danese Ark Futura nel porto di Latakia. Le operazioni di carico sono ancora in corso e nei prossimi giorni due navi, il cargo danese Taiko e l'Ark Futura si dirigeranno l'una verso l'Inghilterra e l'altra verso l'Italia scortate da navi da guerra. L'intera operazione è gestita dall'organizzazione mondiale Opac e lo smaltimento delle pericolosissime armi chimiche verrà successivamente affidata alla nave statunitense Cape Ray che è dotata di strumenti idonei per la inertizzazione delle sostanze come il Sarin e l'Iprite. Secondo la Bbc sarà il mediterraneo, al largo delle acque libiche, il luogo dove verranno smaltiti i pericolosi agenti chimici. In questi giorni, però, si fanno sempre più insistenti le voci che una delle due navi provenienti dalla Siria potrebbe approdare in Sardegna, nel porto di Santo Stefano. Il governatore Ugo Cappellacci non ci sta e ha dichiarato: "Il governo dia alla Sardegna le risposte che attende da troppo tempo e non il transito delle armi chimiche siriane che, secondo quanto annunciato dai media e confermato da altre fonti riservate, potrebbero transitare nella nostra isola. E' vergognoso che ogni volta che c'è da gestire un "carico scomodo" l'Esecutivo nazionale, forse incoraggiato in questo senso anche da qualche grigio burocrate, pensi sempre come prima scelta a un'isola come la nostra, che è un gioiello da preservare".

 


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