PROTESTE PER RITARDI POST ALLUVIONE

Loiri, gli abitanti scendono in piazza Cittadini isolati dal crollo del ponte

(foto: OlbiaNotizie.it)
giovedì 2 gennaio 2014
Sono arrabbiati, stanchi e delusi per l'ennesimo abbandono dello Stato e delle istituzioni: questa volta i cittadini di Lori, Padru e Berchiddeddu non ci stanno e scendono in piazza per protestare e chiedere tempi certi sul ripristino del ponte sul fiume Oddone.


LOIRI. In un territorio già colpito dalla crisi economica e in ultimo dall'alluvione del 18 novembre, l'abbandono delle istituzioni e dello Stato può significare il definitivo colpo di grazia per molte delle persone che abitano a Loiri, Berchiddeddu e Padru. Un ponte azzoppato, pericolante e reso inagibile dalla furia dell'acqua del rio Oddone durante l'alluvione, oggi, separa centinaia di famiglie dalle scuole, dagli ospedali e pronto soccorso, dai luoghi di lavoro. I cittadini che abitano in questi luoghi sono arrabbiati e affranti per una situazione che ancora, a distanza di più di 50 giorni dalla terribile calamità che ha colpito la Sardegna, non vede spiragli di luce. Oggi, nella piazza antistante la chiesa di Loiri, un comitato spontaneo si è dato appuntamento per manifestare pacificamente e raccontare tutto il disagio di un'intera comunità. 


Mentre prima, per raggiungere Olbia si percorrevano quindici chilometri, oggi si è costretti a raggiungere la quattro corsie, la 131 dcn, e allungare di ben venticinque chilometri per un totale di quaranta. Il tutto si traduce in costi aggiuntivi in benzina, nel calo delle vendite degli esercizi commerciali del posto e di conseguenza del rischio di licenziamenti di personale, nel pericolo per gli interventi d'urgenza delle ambulanze che per raggiungere l'ospedale raddoppierebbero i tempi di percorrenza. La popolazione annuncia gesti eclatanti, come il blocco totale delle strade, qualora non arrivino risposte concrete entro trenta giorni. Presenti all'incontro di questa mattina, il sindaco di Loiri Porto San Paolo, Giuseppe Meloni, quello di Padru Antonio Satta, il vice sindaco di Olbia Carlo Careddu, il rappresentante della Cgil, Luisa Di Lorenzo e della Cisl Mirko Idili. Per Meloni, da quando è stato chiuso il ponte, Loiri è diventato un paese fantasma e la situazione per gli esercizi commerciali è molto grave: "Ci siamo mossi con il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, ma ancora ad oggi non abbiamo una soluzione. Gli interventi sul ponte sono più importanti di quelli previsti e richiederebbero un tempo molto lungo. Abbiamo così pensato ad una bretella di collegamento dalla Sp24 all'altezza di Venafiorita. 


L'opera costerebbe un milione e settecento mila euro e si potrebbe realizzare molto velocemente. Il progetto è piaciuto e ci hanno dato l'ok con l'unico problema di dover trovare le risorse. Noi chiediamo che vengano reperite in tempi brevissimi e saremo tutti uniti per condurre una battaglia civile al fine di far valere i nostri diritti". Antonio Satta concorda con il sindaco di Loiri sulla bretella di Venafiorita e propone anche di chiedere al Genio dell'Esercito l'installazione di un ponte provvisorio mobile sul rio Oddone che nell'attesa di una nuova strada, metterebbe in grado i cittadini di arrivare a Olbia e viceversa in tempi brevi: "Non vogliamo più soldi annunciati, ma soldi disponibili. All'indomani dell'alluvione sembrava un gioco al rialzo sulle risorse da mettere in campo per far fronte all'emergenza. Non è ancora arrivato nulla e questo non è accettabile. Chiediamo almeno di poter avere i 750 milioni promessi per il dissesto idrogeologico causato dall'alluvione del 2009 e mai arrivati".  


(foto: OlbiaNotizie.it)
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