Sarà un Capodanno sobrio a Olbia Niente feste in piazza e pochi cenoni

(foto: foto archivio internet)
martedì 31 dicembre 2013
I segni dell'alluvione del 18 novembre scorso sono ancora evidenti in città e l'amministrazione comunale ha deciso da tempo di non organizzare il consueto concerto in piazza.


OLBIA. Sarò la sobrietà la caratteristica della notte di Capodanno in città. Mancano poche ore all'arrivo del 2014 e la ferita provocata dall'alluvione del 18 novembre scorso è ancora evidente in molte parti di Olbia. L'amministrazione comunale da tempo ha deciso di evitare i festeggiamenti in piazza e quest'anno, per la prima volta, le vie del centro storico e le arterie commerciali non brillano delle consuete luminarie. La presa di coscienza da parte degli amministratori olbiesi ha diviso però i commercianti della città gallurese: c'è infatti chi ritiene che questa decisione arrechi un'ulteriore penalizzazione, visto il periodo di forte crisi dei consumi a cui si sono aggiunti, in molti casi, anche i danni provocati dalla furia dell'acqua e del fango. In questo clima di austerity, il sindaco Giovannelli ha inoltre disposto in un'ordinanza il divieto di far esplodere petardi e la cessazione della musica all'esterno dei locali all'una del mattino del primo gennaio. 


Il risultato è che tanti gestori di locali olbiesi non hanno organizzato i consueti cenoni. Ecco che da Olbia si prevede un esodo in massa, soprattutto di giovanissimi, verso la vicina Golfo Aranci, dove invece gli eventi natalizzi fioccano e dove questa serata di fine anno sarà caratterizzata da un maxi concerto in piazza all'insegna del rap nostrano: l'olbiese Salmo e altri gruppi musicali intratterranno il pubblico che brinderà all'arrivo del 2014 in riva al mare golfarancino. Tra le iniziative religiose a Olbia, da segnalare c'è una veglia organizzata dai frati cappuccini nella chiesa di Sant'Ignazio da Laconi, in via del Mec che attenderanno il nuovo anno alla maniera ortodossa. E in questa notte di chiusura del 2013 i controlli da parte delle forze dell'ordine verranno rafforzati, soprattutto per prevenire eventuali  atti di sciacallaggio nei confronti delle famiglie che sono state costrette ad abbandonare le loro case danneggiate dall'acqua e dal fango.

  

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