OLBIA. Hanno deciso di ricordare così quel 28 dicembre del 2010 in cui, appena sbarcati nel porto di Civitavecchia, circa duecento pastori sardi, diretti nella capitale per una manifestazione, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Oggi si sono dati appuntamento nel porto di Olbia Isola Bianca per far sentire la loro voce. Sono i pastori e simpatizzanti del Fronte Indipendentista Unidu, guidati dal candidato alla presidenza della Regione Pier Franco Devias. "Ci ritroviamo in una situazione paradossale e ingiusta. I nostri prodotti subiscono un embargo in uscita, col pretesto di questione sanitarie mentre dall'altra parte merce di dubbia provenienza o di pessima qualità, senza alcun controllo, entra in Sardegna per essere venduto nei centri di grande distribuzione e finire sulle nostre tavole per Capodanno", ha affermato Devias.
Il candidato di Unidos ha poi annunciato che il suo programma elettorale conterrà l'istituzione di una rete radicale di controlli sanitari in tutti i porti della Sardegna per la verifica dei prodotti agroalimentari in entrata, a partire dai mangimi e le carni, fino ad arrivare agli ortaggi alla frutta. Durante il presidio gli indipendentisti hanno mostrato alcuni prodotti di dubbia provenienza, tutti prelevati dai supermercati dell'isola. "Non possiamo più permettere - ha concluso Devias - che cibi spesso tossici, come i mangimi arrivati dalla Moldavia e tuttora fermi nel porto di Oristano, vengano scoperti per una casualità; occorrono metodi scientifici per proteggere la nostra salute, così come, allo stesso tempo, abbiamo necessità che i nostri prodotti genuini vengano sdoganati e finalmente si possano aprire al mondo".