OLBIA. A poco meno di un mese dall'alluvione del 18 novembre scorso che ha provocato 17 vittime, tredici delle quali nella sola Gallura, passa da 60 a 61 il numero dei comuni della Sardegna che sono stati colpiti dalla furia del ciclone Cleopatra e hanno riportato danni. A comunicarlo è stato nella tarda serata di ieri, il Commissario delegato per l'emergenza alluvione, Giorgio Cicalò che ha emesso una nuova ordinanza con cui sono state apportate delle modifiche e delle integrazioni all'elenco già lungo dei luoghi devastati. Dalla lista contenuta nell'ordinanza n.3 del 22 novembre scorso sono usciti quattro comuni del Medio Campidano, ossia Guspini, Gonnostramatza, Sanluri e Villanovafranca, mentre due in più sono entrati in provincia di Nuoro, ossia Macomer e Desulo, uno in quella di Cagliari cioè Villassor, una in quella dell'Ogliastra, Gairo e una in provincia di Oristano, Morgongiori.
Nell'ordinanza si precisa che altri 24 comuni, Ala' dei Sardi, Bauladu, Budoni, Collinas, Desulo, Esterzili, Fonni, Gairo, Gonnoscodina, Jerzu, Macomer, Mandas, Morgongiori , Oristano, Orune, Osidda, Serramanana, Siris, Urzulei, Uta, Villanovatulo, Villasalto, Villasor, Villaurbana hanno chiesto di essere inseriti nell'elenco, ma, per il momento, sulla base dei sopralluoghi effettuati, sono state accolte solo cinque richieste, perché da parte degli altri non è pervenuta alcuna documentazione "inerente gli interventi effettuati per il soccorso e l'assistenza alla popolazione, né degli interventi di somma urgenza e di quelli provvisionali urgenti già effettuati o ancora da effettuare". Nella provincia di Olbia Tempio i comuni colpiti dall'alluvione sono undici: Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Padru, Sant'Antonio di Gallura, Telti.