OLBIA. Continua a tenera banco la questione dell'acquisizione dell'isola di Budelli, venduta all'asta dal tribunale di Tempio Pausania e acquistata per circa tre milioni di euro da un imprenditore neozelandese. Legambiente ha scritto ai componenti della commissione Bilancio della Camera che sta esaminando la Legge di Stabilità, per convincerli dell'inutilità di spendere tre milioni di euro per consentire allo Stato di esercitare il diritto di prelazione sull'incantevole isola dell'Arcipelago di La Maddalena. Secondo l'associazione ambientalista, quei soldi potrebbero invece essere destinati a completare la bonifica dei fondali di La Maddalena o essere dati alle aree marine protette dell'intera Sardegna, recentemente colpita dall'alluvione del 18 novembre scorso.
"Non è la proprietà del bene che ne garantisce la tutela, ma i vincoli che lo Stato riesce ad apporvi e la capacità di gestione. E Budelli ne è la prova: seppur privata, si è conservata integra ed è stata tutelata tutti questi anni", hanno evidenziato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e quello regionale Vincenzo Tiana, la cui posizione è condivisa anche da Federparchi, associazione che riunisce i parchi italiani e dal presidente del Fai, Andrea Carandini. "A Budelli, grazie ai vari vincoli, non è possibile ad alcuno mettere piede sulla spiaggia Rosa, la zona forse più delicata dell'isola, siano anche il custode o lo stesso attuale proprietario", segnala Legambiente ai deputati della commissione Bilancio. "Ben vengano i privati che vogliano confrontarsi sul tema della conservazione della natura all'interno di un quadro di regole che lo Stato ha individuato".