OLBIA. "Ci siamo resi conto che non tutte le Regioni fanno quello che dovrebbero fare in seguito agli avvisi di criticità che diramiamo e per questo che presto renderemo pubblici gli avvisi". A dichiararlo è stato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, questa mattina nel corso di un'audizione alla Camera dei deputati, in commissione Ambiente. Il prefetto ha fatto il punto della situazione sull'alluvione che il 18 novembre scorso a colpito la Sardegna e messo in ginocchio intere zone dell'isola, in particolare la Gallura e Olbia. "Gli avvisi di criticità sono stati fin qui inviati ai tecnici, ai soggetti istituzionali, - ha spiegato Gabrielli sottolineando che per il ciclone che si è poi abbattuto sulla Sardegna - "era scritto che vi era una possibile perdita di vite umane. La Sardegna è una delle Regioni in cui avevamo fatto più corsi di formazione in assoluto. Il problema è che c'è un disinteresse nei confronti dei temi della protezione civile, manca la sensibilità necessaria". E in merito alla polemica nata sul fatto che l'allerta è arrivata di domenica e via fax, Gabrielli ha detto: "Con tutto il rispetto per la religione cattolica e anche per le altre religioni, per noi la domenica è un giorno come un altro. Per quanto riguarda, invece, il mezzo utilizzato, cioè il fax, vorrei evidenziare che è l'unico che dà una ricevuta certa. E poi il fax è sempre preceduto da telefonate".
Parole dure quelle che il prefetto Gabrielli ha pronunciato stamane, parole che contribuiscono ad alimentare le voci sul mancato intervento e avviso tempestivo alla popolazione sarda e agli abitanti di Olbia, i quali da giorni continuano a ripetere di non essere mai stati a conoscenza di un'allerta maltempo. "In Sardegna sono state disattese le ordinanze dei sindaci emanate per mettere in sicurezza la popolazione", ha duramente affermato Franco Gabrielli che ha proseguito sottolineando e in qualche modo smentendo chi, subito dopo le piogge torrenziali, ha rilasciato dichiarazioni affrettate sulla durata dei lavori per rimettere in sicurezza strade, ponti e infrastrutture in Gallura. "Occorreranno anni, anni e anni per la messa in sicurezza del territorio", ha affermato Gabrielli che ha poi rinnovato l'invito a un "patto sociale" tra cittadini e istituzioni sui temi della protezione civile perché "in questo Paese manca una cultura della protezione civile".