Olbia, venerdì 15 sciopero unitario Cgil, Cisl e Uil contro legge stabilità

(foto: OlbiaNotizie.it)
mercoledì 13 novembre 2013
Le segreterie territoriali della Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero generale di quattro ore per la mattinata di venerdì 15 novembre.

OLBIA. Meno tasse per i lavoratori e i pensionati, rivalutazione delle pensioni, efficienza nella spesa pubblica e risoluzione delle problematicità strettamente legate al territorio gallurese, come la crisi del settore turistico e la questione spinosa dei trasporti aerei e navali. Sono queste alcune delle richieste che le segreterie galluresi di Cgil, Cisl e Uil fanno da tempo e che hanno spinto i sindacati a proclamare, per la giornata di venerdì 15 novembre, uno sciopero generale di quattro ore. La protesta prenderà il via alle ore 8,45 con un'assemblea convocata nel Cinema di Olbia, durante la quale si discuterà dei temi caldi come la situazione della scuola, i trasporti compresa la questione dell'arretramento della stazione cittadina, il problema della disoccupazione giovanile e femminile e lo stato precario della scuola gallurese. L'incontro si concluderà con un corteo che passerà per il Corso di Olbia e terminerà in un sit-in davanti al palazzo comunale, previsto per le ore 12.


"La proclamazione di questo sciopero arriva dal Nazionale ed è frutto del malcontento causato dalla legge di Stabilità che più volte noi sindacati abbiamo aspramente contestato e che chiediamo venga modificata. Nel dicembre del 2010, ossia tre anni fa, - ha spiegato Fabio Spano, segretario generale Cgil Gallura -  avevamo evidenziato alcuni problemi presenti nel nostro territorio; da allora non è cambiato niente e le criticità sono rimaste le stesse, anzi alcune sono andate ad inasprirsi, come la questione dei trasporti aerei e la situazione della compagnia Meridiana. La Gallura non è da tempo l'Eldorado, la zona che trascinava l'economia sarda". I temi sul piatto sono tanti e tutti di estrema importanza, perché dovunque ci si gira ci sono situazioni critiche dettate dalla forte crisi, così come hanno sottolineato all'unisono anche i rappresentanti della Cisl Gallura, Mirko Idili e della Uil Federico Fadda. 


"Questo territorio vuole dire al ministro Saccomanni che la ripresa economica di cui tanto parla qui non c'è stata; - ha affermato Idili - il tasso di disoccupazione arriva al 15 per cento con punte spaventose tra i giovani e le donne. Il momento è molto delicato per la Gallura, perché il nostro è un territorio che ha mille contraddizioni, prima fra tutte il fatto che si registra un Pil più alto rispetto al resto dell'isola, ma ogni giorno le file delle persone che si rivolgono alla mensa della Caritas cittadina aumentano". Dello stesse tenore anche le dichiarazioni rilasciate da Fadda della Uil che ha sottolineato come per la prima volta anche la Confindustria appoggi questo sciopero. "Bisogna cambiare al più presto la legge di Stabilità e fare in modo che la gente ricominci a spendere per far ripartire l'economia. E questo si può fare solo riducendo la tassazione", ha concluso Fadda. 

 

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