Ora anche l'Ordine degli ingegneri boccia il nuovo Piano paesaggistico

(foto: foto archivio internet)
martedì 5 novembre 2013
"La scelta della Giunta di promuovere una radicale riforma della pianificazione paesaggistica in Sardegna senza una adeguata fase preliminare di ascolto e concertazione con i soggetti istituzionali è un grave passo falso".

OLBIA. Dura presa di posizione dell'ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari contro la Regione sul piano paesaggistico regionale. "La scelta della Giunta di promuovere una radicale riforma della pianificazione paesaggistica in Sardegna senza una adeguata fase preliminare di ascolto e concertazione con i soggetti istituzionali è un grave passo falso" afferma il presidente dell'ordine,Gaetano Attilio Nastasi. "Non garantendo ai soggetti istituzionali la possibilità di contribuire alla predisposizione degli atti di pianificazione", sottolinea, si violano i fondamentali principi di trasparenza dell'azione amministrativa e si rinuncia inspiegabilmente ad un confronto nel quale gli operatori del settore potrebbero portare un significativo contributo".

Nastasi si fa portavoce del "diffuso malessere tra gli oltre seimila operatori qualificati che ogni giorno - negli studi professionali, nei cantieri, negli uffici della pubblica amministrazione, nelle scuole, negli stabilimenti - promuovono e verificano un uso del territorio e dell'ambiente rispettoso delle leggi e delle regole del vivere civile. Riteniamo per questo di avere il diritto e il dovere di intervenire nella discussione sulle scelte urbanistiche più generali". L'Ordine degli ingegneri di Cagliari rivolge quindi "un appello a tutte le Istituzioni della Sardegna, e in primo luogo al Consiglio regionale, affinché venga garantita - già nell'immediato - una fase di dialogo e confronto istituzionale sul tema della pianificazione paesaggistica ed urbanistica, in una logica di trasparenza e partecipazione nella definizione di scelte fondamentali per l'identita' della nostra comunità ma che - al tempo stesso - ci legano a tutti i cittadini europei e alle future generazioni".

"Occorre evitare - sottolinea il presidente Nastasi - che il dibattito sul futuro delle nostre città e del nostro territorio si riduca a mero motivo di contrapposizione tra schieramenti politici, come accaduto in passato. Dopo un quinquennio di silenzio ed inerzia sull'argomento, l'avvio del procedimento quando ormai è partita la campagna per le elezioni regionali impedirà che si raggiungano risultati concreti entro la fine della legislatura: non ci sono i tempi tecnici, tenuto conto dei complessi passaggi di obbligatoria concertazione con i diversi soggetti istituzionali. E' concreto quindi il rischio di un ulteriore peggioramento della già critica situazione nella quale si trova il settore edilizio in Sardegna, con l'operatività degli uffici tecnici ridotta dall'obbligo di autorizzare esclusivamente interventi conformi sia alla normativa vigente che a quella in corso di approvazione. Tutto ciò - conclude il presidente dell'Ordine ingegneri di Cagliari - mentre gli operatori del settore si interrogano, e ci interrogano, sulla reale portata dell'iniziativa regionale".

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