Olbia, "Diamo luce al nostro sdegno" Una fiaccolata per vittime Lampedusa

(foto: OlbiaNotizie.it)
venerdì 18 ottobre 2013
Prenderà il via domani, sabato 19 ottobre alle ore 18.30 da piazza Regina Margherita a Olbia, una fiaccolata organizzata per non dimenticare le stragi di Lampedusa.


OLBIA. "Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti". Hanno preso in prestito le parole di Martin Luther King e le hanno fatto proprie; gli organizzatori della fiaccolata che domani, sabato 19 ottobre prenderà il via alle 18.30 da piazza Regina Margherita a Olbia e si concluderà davanti al palazzo del Municipio, hanno voluto fortemente questo evento simbolico che dovrà servire per far riflettere, ma soprattutto "per non dimenticare" le tragedie del mare che quasi ogni giorno si stanno consumando lungo le coste dell'isola di Lampedusa. "E' per non dimenticare che si fanno determinate scelte e noi dobbiamo fare la scelta della solidarietà, dell'accoglienza e della protezione di chi, in questo momento, si trova in situazioni di svantaggio o di pericolo. L'umanità - ha affermato questa mattina Tonino Cau, fondatore dell'associazione Labint di Olbia - va avanti e cresce attraverso questo cose. Ci rendiamo perfettamente conto che questa fiaccolata è poco; si tratta solo di una piccola goccia, ma sono queste gocce, messe tutte insieme che aiutano a migliorare. Speriamo che gli olbiesi rispondano a questo nostro messaggio e vengano domani portando e proponendo soluzioni positive". Sarà una fiaccolata con un percorso breve che interesserà la via centrale della città, ma è sempre e comunque un segnale forte che l'associazione Labint, la comunità cristiana "Per le strade del mondo", l'associazione Libere Energie per le persone senza dimora, il comune e l'assessorato alle Politiche per l'Integrazione, voglio dare. 


"Vogliamo dimostrare che la nostra città non rimane indifferente a situazioni come questa e, come amministrazione comunale, vogliamo dichiarare la nostra vicinanza all'amministrazione di Lampedusa. Pochi giorni fa, - ha affermato l'assessore Ivana Russu - abbiamo organizzato al Liceo Mossa un incontro dibattito proprio su questo tema con gli studenti e con un rappresentante della comunità senegalese a Olbia, perché siamo convinti che il cambiamento, lo spirito civico e la solidarietà debbano essere coltivati fin da giovanissimi", ha concluso la Russu. Anche il sindaco di Olbia, Gianni Giovanneli, presente alla conferenza di presentazione della fiaccolata, ha espresso parole di grande vicinanza nei confronti delle vittime e dei sopravissuti alle stragi del mare e ha sottolineato come esista un grosso problema, dovuto in primis alla presenza di una legge, la Bossi Fini che trasforma le vittime in colpevoli di un assurdo reato


A tal proposito il presidente dell'associazione Sunugal, Oumar Saar ha ricordato come il diritto alla vita sia garantito dalle leggi sui diritti dell'uomo, ma soprattutto "gli italiani dovrebbero ricordarsi di quando, cinquantanni fa, erano loro a scappare dalla fame e dalla povertà, diretti in America o nel resto d'Europa. Oggi i flussi migratori sono cambiati e spetta ai cittadini italiani accogliere chi fugge da guerre che stanno devastante la propria terra e la propria gente. L'Africa, - ha concluso Saar - è un povero mendicante che sta seduto su di una miniera di diamanti ed è vittima dell'avidità di popoli stranieri e di pochi che detengono il potere economico". 

 

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