Abusi edilizi a La Maddalena Comiti:"Sospendere le demolizioni"

(foto: OlbiaNotizie)
lunedì 14 ottobre 2013
Trentacinque abitazioni abusive a breve verranno demolite a La Maddalena. Il sindaco Angelo Comiti ha chiesto che intervenga la Regione per sospendere il provvedimento in atto.


LA MADDALENA. Per anni si è lasciato costruire case senza effettuare nessun tipo di controllo. Si è pensato che, e in parte potrebbe anche esserlo, il diritto ad avere una casa, un tetto sotto il quale ripararsi e vivere, fosse prioritario rispetto alla salvaguardia del territorio e al rispetto delle regole. E anche se, in molti casi chi ha edificato non l'ha di certo fatto con lo scopo di arricchirsi o di fare una speculazione edilizia, oggi si fanno i conti, amari, con comportamenti non proprio corretti. Da quando, nel mese di settembre scorso il nuovo procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi si è insediato in Gallura e ha preso in mano le carte riguardanti gli innumerevoli abusi edilizi insanabili fatti nel territorio, il destino di molte case e di molte famiglie è in bilico, perché una prima sentenza è già passata in giudicato anche da decenni, ma non è mai stata eseguita nella provincia Olbia Tempio. Ora si deve procedere con le demolizioni. Ma se ad un nucleo famigliare togli la casa, gli hai tolto tutto, non solo il posto in cui vivere. I primi edifici a dover soccombere davanti alle ruspe della procura saranno a La Maddalena. Per un destino cinico e crudele, l'isola e i suoi abitanti continuano ad essere messi a dura prova. Trentacinque abitazioni saranno demolite nei prossimi mesi su iniziativa del nuovo procuratore Fiordalisi. 

Ed ecco che il sindaco di La Maddalena, Angelo Comiti ha deciso di venire in aiuto dei suoi concittadini. Questa mattina, durante una conferenza stampa nel palazzo comunale, davanti ad una ventina di famiglie interessate dai provvedimenti di abbattimento delle case, ha illustrato quelle che sono le sue richieste fatte pervenire al presidente del consiglio regionale della Sardegna, Claudia Lombardo e al presidente della giunta, Ugo Cappellacci. Comiti ha chiesto che sia la Regione a muoversi affinché si attui una momentanea sospensione dei provvedimenti in atto, "non fosse altro perché a La Maddalena non esiste un fenomeno di abusivismo speculativo". "Non ho nessuna intenzione - ha proseguito il primo cittadino - di attirare l'attenzione su casi che non siano di provata necessità. Ritengo, vista l'allarmante situazione di carattere sociale difficilmente risolvibile, sia necessario un provvedimento legislativo che inserisca una moratoria temporale concordata che dia il tempo, anche se molto ne è trascorso invano, di ‘salvare il salvabile'". 

"La Maddalena e il suo Arcipelago sono da sempre oggetto di un sistema vincolistico, acuito dalla istituzione del Parco Nazionale che consente l'utilizzo del territorio comunale a fini edificatori, per una quota pari a circa il 40 per cento del territorio della sola isola madre. È evidente - ha concluso Comiti - che tale circostanza ha determinato una situazione di mercato pressoché inaccessibile per molte famiglie che hanno dato una risposta al bisogno di edificare ponendosi al di fuori della legge ma, almeno in alcuni casi,  costruendo la loro prima e unica abitazione". Non resta che attendere la risposta che si spera arrivi al più presto dal palazzo di via Roma.

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