SIX DAYS OF ENDURO

La strage dei migranti a Lampedusa Nel paddock Isde minuto di silenzio

(foto: Press Isde)
venerdì 4 ottobre 2013
La notizia dello sbarco di migranti a Lampedusa e della morte di 111 persone tra cui molte donne e bambini, non ha lasciato indifferenti gli atleti e gli organizzatori della Six Days of Enduro.


OLBIA. La notizia dello sbarco di migranti a Lampedusa e della morte di 111 persone tra cui molte donne e bambini, non ha lasciato indifferenti gli atleti e gli organizzatori della Six Days of Enduro. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, già dalla tarda serata di ieri, ha invitato le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive. Prima di accendere i motori, prima di ogni rito scaramantico e bene augurante per le prove che i piloti enduro dovranno affrontare, prima dei sorrisi e della gioia per la finale di domani che si avvicina, prima di tutto questo, nel paddock della FIM Isde 2013 è calato il silenzio. Un minuto intero in cui il pensiero è andato alle vittime di questa tragedia. Le gare hanno poi ripreso regolarmente. Domani si disputerà la finalissima a Tempio Pausania e per domani sera alle 21 è prevista la cerimonia di premiazione.

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