OLBIA. Il fascino della vittoria ancora addosso. Queste moto hanno vinto tutto e rimandano alle gesta dei campioni del passato che le hanno condotte alla vittoria sia nei mondiali che nelle varie edizioni della sei giorni di enduro. Fino al 4 ottobre al museo archeologico di Olbia, sarà possibile, grazie alla federazione motociclistica italiana, ammirare questi mezzi unici, introvabili e facenti parte di collezioni private. Dalla Hercules, K101 GS del 1962 che ha partecipato all'edizione della sei giorni di Garmish in Germania, alla Zundapp 125 GS del 1975 che con la guida di Witthoft Rolf ha strappato un primo posto al campionato europeo e gradino più alto del podio alla sei giorni internazionale all'isola di Man in Gran Bretagna.
Ma ci sono anche un splendida MZ ETS 250 del 1967, una Simpson 75 Gs del 1968, la mitica Moto Morini 160 del 1971 del super campione Alessandro Gritti e altri gioielli che faranno battere forte il cuore a quegli appassionati che hanno vissuto quegli anni. Gli organizzatori della mostra hanno già registrato un notevole interesse e qui si misura davvero la temperatura di moto che hanno fatto la storia a giudicare dal brillare degli occhi dei visitatori. Quando nel teleschermo posizionato alle spalle della mostra passano le immagini delle gare di accelerazione e il rombo dei motori rimbomba nella sala d'ingresso dell'edificio gli appassionati si fermano, incantati in religioso silenzio. Vale davvero la pena di fare un salto per rivivere le emozioni di quel passato glorioso.