VILLANOVA MONTELEONE. Venticinque opere finaliste su oltre cento partecipanti. Proiezioni a ingresso libero, dibattiti, incontri con autori e personaggi di spicco del mondo del cinema e del giornalismo. Sta per prendere il via la prima edizione del "Premio Villanova Monteleone – Festival del documentario", la sezione del Sardinia film festival 2013 che dal 22 al 24 agosto farà di Villanova un punto di riferimento nazionale per gli amanti e gli appassionati del genere documentaristico. Teatro principale delle proiezioni saranno gli ambienti suggestivi di "su Palatu" appositamente predisposti in multisala. Per tutta la durata della kermesse i filmati saranno visionabili dalle 10 del mattino alla mezzanotte, suddivisi in tre raccolte. Saranno il sindaco Quirico Meloni e il direttore artistico Carlo Dessì a dare avvio alla manifestazione, un evento fortemente voluto dall'amministrazione comunale, in collaborazione con il Cineclub di Sassari e il patrocinio dalla Regione Sardegna.
Una "chiacchierata all'aperto" con personalità di primo piano nella piazzetta Mercato Vecchio, a partire dalle 21 introdurrà i documentari a tema. In questo spiazzo nel cuore dell'affascinante centro storico, giovedì 22 saranno protagonisti di una riflessione sulla libertà di stampa i noti giornalisti Rai Amedeo Martorelli ed Emanuela Falcetti. Il primo documentario della serata sarà "Libertà in esilio" di Lisa Tormena e Matteo Lolletti, una relazione toccante sui giornalisti rifugiati in Francia perché minacciati di morte nei paesi d'origine. Subito dopo, "Just play" di Dimitri Chimenti descriverà i concerti improvvisati di fronte ai checkpoint sulla striscia di Gaza, come atto di sfida e resistenza di audaci musicisti. Venerdì 23 nell'antica piazzetta del mercato sarà la volta del documentario sardo, con "Le nostre storie ci guardano" di Sergio Naitza. Un'opera fuori concorso dove 25 anni di trasformazioni sociali nell'Isola, a cavallo tra gli anni cinquanta e settanta, prendono forma nelle immagini tratte dall'archivio Rai, rispecchiando le grandi incognite della Sardegna di allora, ancora oggi irrisolte. Saranno presenti al dibattito lo stesso autore, noto critico cinematografico, e Romano Cannas, già direttore della sede regionale Rai.
Difficile annoiarsi con tante pellicole per tutti i gusti e gli interessi. Solo per accennarne alcune tra quelle in visione a "su Palatu" , si va dalle testimonianze attualissime dei migranti afghani in Italia a quelle storiche sul Carlo Levi pittore durante il confino del '35. Non mancherà il genere dell'inchiesta, da un reportage sulla strage di Peteano all'attentato terroristico di Bologna. Il percorso accidentato e straordinario dell'attore Lando Buzzanca sarà approfondito con una divertente rievocazione, mentre un resoconto dal sapore originale ricorderà un capolavoro di Pasolini. Ritorna più vivo che mai il tema sul terremoto dell'Aquila, ora che l'attenzione dei media verso la ricostruzione sembra svanita del tutto. E infine c'è spazio anche per un po' di ottimismo con una storia vera che diviene metafora sulla "Italia che ce la fa".
Tra i documentari sulla Sardegna si collocano un classico ambientale sugli straordinari tesori del "Supramonte", e un viaggio ancestrale tra sciamanesimo e ritualità sulle maschere tradizionali. Ancora Sardegna con il video "Marina" che illustra la metamorfosi dell'omonimo quartiere multietnico di Cagliari. Quindi un protagonista tutto sassarese per "Slot", un viaggio nell'oscuro e contorto meccanismo delle macchinette mangiasoldi. Tutti i giorni a partire dalle 18 il pubblico potrà incontrare i registi nelle sale storiche di "su Palatu". Sarà un'occasione imperdibile per scoprire l'affascinante attività di documentarista in un confronto diretto con gli autori delle opere.
I migliori documentari saranno valutati da una giuria di esperti composta da Francesco Bellu, Adriana Casu, Marino Canzoneri, Vincenzo Di Dino e Davide Mosca. Il vincitore sarà proclamato sabato 24 in piazza Mercato Vecchio durante la serata di premiazione che, a partire dalle 21, sarà presentata da Ambra Pintore. Tra gli eventi collaterali da segnalare la mostra fotografica "Immagini" di Domenico Ruiu a "su Palatu" e "Sa domo manna", un'esposizione con più di 30 artisti e artigiani locali.