Olbia, Associazione Prospettiva Donna Desole:"Noi andiamo avanti più forti"

(foto: OlbiaNotizie.it)
martedì 20 agosto 2013
A poche ore da quello che, alle rappresentanti di Prospettiva Donna, appare sempre più un atto intimidatorio, Patrizia Desole e Piera Bisson vogliono tranquillizzare le donne che seguono e dire che andranno avanti con ancora più coraggio.


OLBIA. Sono ancora sconvolte e incredule per quanto è accaduto. Patrizia Desole e Piera Bisson, dell'Associazione Prospettiva Donna di Olbia, non hanno parole, o forse ne hanno troppe, per descrivere il gesto a tutti gli effetti intimidatorio che hanno subito solo poche ore fa. Presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì scorso, qualcuno ha forzato il portone d'ingresso della sede dell'associazione in via Genova e ha messo a soqquadro gli uffici della presidente e della sua collaboratrice. Ad accorgersi di quanto accaduto è stata una delle ragazze che lavorano nella struttura che, ieri mattina, ha provato invano ad aprire la porta d'ingresso della struttura che però era stata forzata. Dopo aver contattato Patrizia e Piera e grazie all'aiuto di un fabbro le tre donne sono riuscite ad accedere agli uffici e hanno così scoperto quanto accaduto. Documenti all'aria, cassetti aperti e buttati per terra, penne e materiale di cancelleria sparso ovunque. Questo è lo scenario che si sono trovate di fronte. 


I malviventi hanno portato via pochi contanti che hanno trovato nei cassetti, ma stranamente non le macchinette fotografiche, le borse di belle e altri oggetti molto più costosi che si trovavano negli uffici. Proprio questi particolari fanno pensare che si sia trattato di un atto intimidatorio nei loro confronti. Questa mattina, nel Comando dei Carabinieri di Olbia, è stata formalizzata la denuncia, ma già da ieri mattina gli uomini della scientifica hanno lavorato all'interno degli uffici dell'Associazione Prospettiva Donna, alla ricerca di tracce che possano identificare gli autori del gesto. Il primo pensiero, ci dice la presidente Patrizia Desole, è andato ai documenti con tutti i dati sensibili delle donne che assistiamo. Da anni ormai, Patrizia, Piera e le altre volontarie, insieme alle psicologhe e agli assistenti sociali, si adoperano in aiuto delle donne che subiscono violenza. Il loro è un compito delicato e difficile. Ogni giorno queste donne si scontrano con alcune realtà per niente semplici e lavorano armate di pazienza e tanta competenza, per riuscire a salvare chi è vittima di abusi e soprusi. E' per questo motivo che, molto spesso, l'associazione si trova all'occhio del mirino di alcune persone violente. 


Ancora non si sa se quanto accaduto domenica notte può essere ricollegato a qualcuno, ma per Patrizia e Piera è chiaro che non si è trattato di un semplice furto. "Chi ha fatto questo non è entrato per cercare soldi, ma ha principalmente rovistato tra i documenti di Patrizia. Noi però teniamo tutto il materiale sensibile all'interno di archivi ben protetti, ai quali non hanno avuto accesso", ci dice Piera Bisson che, all'unisono con la presidente Patrizia Desole, ci tiene a tranquillizzare tutte le donne seguite dall'associazione: "Noi continueremo con più forza e più coraggio di prima, anche se questo sembra proprio essere un attacco diretto. All'indomani dal decreto sul femminicidio però, questo episodio ci fa riflettere. Chiunque è stato - continuano le due donne - non ha fatto un atto eroico, ma è un vero codardo. Noi ogni giorno ci mettiamo la faccia, provino loro a esporsi. Sono dei vili." 

"In queste ore - prosegue Patrizia Desole - abbiamo ricevuto, sia da parte delle autorità che da parte dei nostri concittadini, attestati di solidarietà e di grande vicinanza. Ci ha chiamate il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli per dimostrarci la sua vicinanza. Speriamo che si prenda coscienza del fatto che il nostro lavoro è importantissimo, sensibile e di grande utilità. Sarà l'occasione per far sì che possiamo ricevere maggiori aiuti, anche perché le donne che assistiamo, proprio questa mattina, ci hanno chiesto di andare avanti".


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