Monti, rapina a mano armata in casa Tre banditi legano 40enne disabile

(foto: Incendioautotempio)
mercoledì 3 luglio 2013
Il fatto è accaduto venerdì 28 giugno. Tre malviventi, col viso coperto da passamontagna e armati di pistole e fucili, hanno fatto irruzione all'interno di una casa nella periferia di Monti, in località Pedru Nieddu.


MONTI. Non si sono fermati neanche davanti alla presenza in casa di due disabili, i banditi che venerdì 28 giugno hanno fatto irruzione all'interno di un'abitazione a Monti. Tre persone con indosso dei passamontagna, armate di fucili e pistole, tra le 9.30 del mattino e le 10, sono entrati nella villetta del signor Giacomo Mureddu, in località Pedru Nieddu, nelle campagne del paese. Al momento dell'accaduto, l'uomo si trovata a Olbia. In casa erano presenti la moglie del capo famiglia, la mamma anziana che non può camminare, il fratello di Mureddu, un uomo disabile e la sorella. I tre malviventi hanno legato mani e piedi dei presenti, con delle fascette di plastica, ad eccezione dell'anziana madre a cui è stato risparmiato il rude trattamento. I banditi avrebbero puntato le armi alla testa della moglie di Mureddu  e del fratello disabile, intimando di rivelare dove si trovassero le casseforti. Sono stati attimi di vera tensione e paura per le vittime, oltre che di dolore. I loro polsi sono stati legati troppo stretti e per il fratello di Mureddu il dolore è stato davvero tanto. 


Ma i tre non si sono fermati neanche davanti alla situazione svantaggiata della famiglia. Dopo aver individuato le casseforti, le hanno scassinate, portando via un fucile del signor Mureddu, gioielli antichi appartenenti all'anziana madre e contanti per più di tre mila euro. Nella concitazione del momento, i malviventi hanno dimenticato una mazzuola che avevano portato con loro. I banditi avrebbero agito nell'arco di una trentina di minuti, per poi far perdere le loro tracce, senza che nessuno si rendesse conto di niente. L'abitazione dei signori Mureddu, infatti, si trova in una zona periferica del paese. La casa più vicina è situata a circa 200 metri di distanza, ma in quel momento i proprietari erano a lavoro. Quando, intorno alle 10.40, Giacomo Mureddu ha fatto rientro a casa, i suoi familiari erano già riusciti a liberarsi e stavano tentando di mettersi in contatto telefonico con lui. 


"Sono stato via poco più di un'ora - ha detto il signor Mureddu - i ladri sicuramente hanno seguito i miei spostamenti. Purtroppo nessuno dei vicini si è accorto di niente. Quando sono arrivato, ho percorso la strada che molto probabilmente avevano fatto i malviventi, ma era troppo tardi e non li ho incrociati". Il signor Mureddu è ancora scosso dall'accaduto. Non riesce a capacitarsi di come queste persone "non si siano fermate neanche davanti ad un disabile", anzi abbiamo infierito puntandogli la pistola alla testa. "Sono dei meschini, delle persone senza rispetto. Non si toccano gli anziani e chi non sta bene", ha concluso Mureddu. Sul fatto stanno indagando i carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia. 

 

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.