Riunione tra i sindaci della Gallura In campo per salvare la Provincia

(foto: OlbiaNotizie.it)
lunedì 1 luglio 2013
I sindaci della Gallura si sono riuniti questa mattina per discutere sui provvedimenti da prendere per scongiurare il commissariamento della Provincia Olbia Tempio. Si è parlato di un documento da presentare alla Regione e della convocazione di un consiglio comunale straordinario.


OLBIA. In un recente passato, S.Antonio di Gallura è stato il luogo simbolo delle prime battaglie del territorio per la conquista dell'istituzione della provincia Olbia Tempio. Oggi sempre lì, a distanza di otto anni,  i sindaci della Gallura si sono riuniti per discutere e trovare le soluzioni per difendere quell'Ente che il consiglio regionale ha deciso di commissariare. All'incontro, organizzato dal deputato del Pd Gian Piero Scanu, hanno partecipato diciotto sindaci del territorio su ventisei, i segretari generali dei sindacati, Fabio Spano della Cgil e Mirko Idili della Cisl e Roberto Deriu presidente dell'Ups, unione delle province sarde. Saranno due i fronti sui quali  si e' convenuto di agire, da una parte il perfezionamento di un documento, già in parte condiviso e redatto in precedenza, da presentare alla Regione per ribadire l'autodeterminazione del territorio, dall'altra la convocazione speciale di una seduta di tutti i ventisei consigli comunali della Gallura da tenere in uno dei comuni

Sul fronte del ricorso giurisdizionale al TAR, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli ha già dato mandato all'ufficio legale del comune di procedere, anche se non ha nascosto le prime perplessità affiorate, affermando " Il nostro avvocato Emanuele Traina sta studiando il ricorso che, investendo, però, una legge regionale, corre il rischio di poter essere dichiarato inammissibile. Sta di fatto che la Provincia svolge una funzione fondamentale e non so come potremo fare ad  accollarci tutte quelle competenze". 


Per Roberto  Deriu, presidente della provincia di Nuoro e dell'Ups, la manovra politica della Regione è solo l'ennesima tappa di un'azione di accentramento: " Abbanoa ha ottocento milioni di euro di debiti che affosseranno l'economia della Sardegna e la Regione cosa fa invece di pensare a risolvere quei problemi, affossa le province. Le mani di questi pseudo legislatori non sono degne di toccare il nostro territorio".  

C'è poi chi come Romeo  Frediani, primo cittadino di Tempio, ha denunciato un certo ritardo nell'azione di contrasto per le strategie da mettere in campo in difesa della provincia: " Siamo arrivati forse un po' impreparati a quello che era un commissariamento già annunciato. Però, dobbiamo dimostrare a Cagliari che qui nessuno è disposto a farsi mettere i piedi in faccia". 

Anche Antonio Satta, sindaco di Padru, ha sottolineato l'estremo ritardo delle azioni messe in campo e soprattutto ha evidenziato la volontà popolare favorevole all'abolizione dell'ente: " Il solo fatto che oggi qui manchino un terzo dei sindaci del territorio è indicativo. E' il segno che non siamo più uniti. I nostri elettori, poi,  non ne vogliono più sapere della provincia. Ne hanno una percezione di spreco, di istituzione che non funzione che non svolge  il suo compito. Dobbiamo andare oltre e vedere di trovare altre soluzioni di gestione del nostro territorio. Dobbiamo comunque denunciare il fatto che tre consiglieri regionali galluresi sono stati determinanti per il voto sul commissariamento delle province".  


Anche per il sindaco di Golfo Aranci, Giuseppe Fasolino, il territorio non vuole più saperne dell'ente intermedio: "La gente oggi non è qui con noi e non capisco perché manchino anche i consiglieri provinciali. Io mi sarei aspettato al nostro fianco anche loro. Dove sono? C'è da dire però che l'abolizione della Provincia non causerà un taglio alla spesa pubblica, anzi aumenterà, perché verranno moltiplicati gli enti che dovranno occuparsi di quelle competenze. Ora è il tempo di fare sintesi e fissare un obiettivo per essere propositivi".

E proprio di obiettivi e proposte ha parlato, infine, il deputato Gian Piero Scanu che ha rilanciato la sua idea di battaglia per la difesa del territorio: " Essendo questa una grossa battaglia , chi non si sente di farla, si faccia da parte. Qui, ci stanno espropriando ben altro che una semplice provincia perche'  qualcosa che ci  e' rimasto può' esserci ancora tolto. L'idea politica è quella di creare due poli, uno a Cagliari e uno a Sassari. Noi non ci stiamo e, dopo questo resettamento, ci sarà uno stato nascente e dobbiamo riscrivere i perimetri della nostra sub provincia. La Regione ci dovrà ridare la nostra legittima sovranità.

Il padrone di casa di S.Antonio di Gallura, il primo cittadino Angelo Pitorru, ha chiuso la seduta e ha,con determinazione, auspicato che qualunque ente intermedio istituito al posto della provincia, dovrà avere i confini della Gallura. Noi -ha detto- rivendichiamo il diritto ad avere la competenza a decidere sul nostro territorio.


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