OLBIA. Si è svolto nella sala congressi del Jazz Hotel, un seminario sulla finanza locale promosso dal deputato del partito democratico Gian Piero Scanu. All'incontro hanno partecipato quasi tutti i sindaci della Gallura, ma anche i funzionari degli uffici tecnici dei comuni, i segretari comunali e rappresentanti dei sindacati. Relatore ed ospite d'eccezione è stato Angelo Rughetti, parlamentare del Pd e dirigente dell'associazione nazionale dei comuni italiani di cui, in passato, e' stato segretario generale. I temi discussi sono stati individuati tra quelli più caldi e attuali in materia di finanza locale: patto di stabilità, tarsu e tares. Proprio sul primo dei temi citati, non si è potuto fare a meno di constatare la grande confusione e preoccupazione esistenti e Rughetti ha tentato di fornire un aggiornamento sul come dovrebbe essere interpretata la legge. Sono molte, infatti, le Amministrazioni locali che si trovano, ad esempio, a dover pagare le imprese con le quali hanno un contratto per la realizzazione di opere e servizi e non possono onorare l'adempimento perche' hanno i fondi bloccati dalle clausole del patto di stabilità.
A partire dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, che ha denunciato l'impossibilità di affrontare anche i problemi più piccoli: "Olbia ha tre criticità strutturali, riconosciute dal ministero, che nel caso di alluvioni come quelle di Genova potrebbero causare danni irreparabili e pericoli per la gente. Perché non posso utilizzare i miei fondi in deroga a quel patto per sistemare una situazione che può essere tragica? L'ho proposto ,ma pare non sia possibile". Il primo cittadino di Olbia ha anche evidenziato l'impossibilità di mettere a norma gli edifici pubblici come le scuole: " Noi abbiamo l'obbligo di legge di fare certi tipi di interventi, per non parlare del fatto che nelle scuole i nostri figli passano gran parte delle loro giornate. Abbiamo i fondi bloccati e siamo dunque costretti ad autosfrattarci. Chiedo che vengano trovate soluzioni di buon senso."
Antonio Satta, sindaco di Padru ha sottolineato la fase di mobilitazione dei comuni che daranno battaglia per il futuro di questi territori. Satta ha poi annunciato la discussione di un decreto che eliminerebbe il patto di stabilità per i comuni dai mille ai cinquemila abitanti. Provvedimento che dovrà esser seguito, a suo dire, dal nuovo presidente dell'Anci che verrà eletto il prossimo venerdì.
Il sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda, ha espresso la sua preoccupazione per l'impossibilità a costruire bilanci e portare avanti quelle iniziative di risposta alle richieste dei cittadini.
Anche il segretario del comune di Olbia, la dottoressa Stefania Giua, ha evidenziato l'impossibilità di pagare perfino le spese correnti: " Siamo al delirio, non sappiamo più dove andare a parare. Abbiamo anche valutato lo sforamento del patto di stabilità, ma la Corte dei Conti potrebbe condannarci a multe salatissime per danno erariale. Per questo motivo, il rigore non solo è necessario, ma è dovuto e nonostante questo, i risultati non sono ottimali". Dal dibattito è emersa la difficoltà di tutti i sindaci della Gallura ad andare avanti. Pochi soldi e quelli che ci sono non si possono spendere. Angelo Rughetti ha poi spiegato di aver fiducia nella nascita dell'unione fra comuni. Il deputato ha raccontato dell'esperienza dell'Emilia Romagna terremotata dove con l' unione fra comuni si è riusciti a lavorare meglio e ad affrontare più' incisivamente i problemi.
Gian Piero Scanu, dal canto suo, ha dichiarato: "E' necessario che Governo e Parlamento affrontino immediatamente il problema e che trovino una soluzione, che sia quella di ammorbidire il patto di stabilità o addirittura quello di cancellarlo definitivamente. Questo è un autentico freno per i comuni italiani". Al termine dell'incontro, Scanu ha invitato tutti i sindaci ad essere presenti domani,per le 10.00, a S.Antonio di Gallura, nel cuore del territorio, per dare una risposta forte al commissariamento regionale della provincia di Olbia Tempio.