IV Commissione Consiliare Olbia Il presidente Gianni Urtis si dimette

(foto: foto archivio internet)
venerdì 28 giugno 2013
"Non voglio essere il Presidente della Commissione che dovrà prendere atto che il Bilancio 2013 del Comune si chiuderà in disavanzo". Queste le parole con le quali Gianni Urtis si è dimesso dall'incarico.


OLBIA. La cinquantesima seduta dell'anno del Consiglio Comunale di Olbia, tenutasi questo pomeriggio, è stata movimentata. Vi erano i dodici punti all'ordine del giorno da votare, alcuni dei quali in scadenza a fine mese, ma era troppo fresca la notizia del commissariamento delle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Olbia-Tempio. In un clima di concitazione generale, il consigliere comunale Gianni Urtis ha preso la parola per comunicare al Consiglio l'intenzione di dimettersi dall'incarico di Presidente delle IV^ Commissione Consiliare. In un'aula forse più interessata alle sorti della Provincia Olbia-Tempio che ai punti all'ordine del giorno, Urtis ha spiegato le motivazione del suo gesto: "Nei prossimi giorni convocherò la Commissione e formalizzerò questa decisione ai commissari. La decisione è scaturita dopo la definitiva presa d'atto che l'Amministrazione continua a perseguire, nelle materie riferite a Bilancio, gestione delle Finanze, Patrimonio, Società partecipate, innovazione tecnologica, ma sopratutto Programmazione nelle sue accezioni più ampie e varie, una linea di condotta che il sottoscritto non ritiene adeguata alla situazione straordinaria che nella Finanza pubblica si è venuta a creare negli ultimi due anni con l'opera di profonda modifica portata avanti dagli ultimi governi nazionali".


"Il Bilancio del Comune di Olbia,- ha proseguito Urtis - non necessita solamente di mere operazioni di taglio di stanziamenti su questo o quel capitolo, ma occorre una sostanziale e profonda revisione della sua struttura". Il presidente dimissionario ha poi sottolineato il suo disappunto per la decisione della Giunta Comunale di rateizzare la TARES in sole due scadenze, a settembre e dicembre. In questo modo, sempre secondo Urtis, "si verrebbe a creare un pesantissimo ingorgo finanziario ai contribuenti che si ritroveranno negli stessi mesi a dover far fronte a TARES, IMU, eventuali mutui e altre scadenze fiscali". Gianni Urtis ha concluso il suo intervento dicendo: "Non voglio essere il Presidente della Commissione che dovrà prendere atto che il Bilancio 2013 si chiuderà in disavanzo".

 

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