Violenze e abusi sull'ex compagna Condannato a 6 anni di carcere

(foto: fotorepertoriointernet)
mercoledì 19 giugno 2013
Il gup del tribunale di Tempio Pausania ha condannato a sei anni di reclusione l'ex compagno di Maria, la donna che ci aveva raccontato la sua storia di violenza e minacce. Attualmente l'uomo risulta irreperibile.


OLBIA. Quando abbiamo raccontato la storia di Maria, la donna coraggio che dopo essere stata ripetutamente picchiata e minacciata dall'ex compagno aveva deciso di denunciarlo, il tribunale di Tempio non si era ancora espresso in merito alla questione. L'uomo da tempo ha fatto le sue tracce e l'unica cosa che si può ricollegare a lui è una cartolina spedita ai figli di Maria dalle Isole Canarie. Tra le righe dell'apparentemente innocua missiva, l'ennesima minaccia rivolta all'ex compagna. Una data, il 11 giugno 2017, come firma della cartolina. "E' la mia data di morte", ci aveva detto Maria. L'11 giugno del 2017 l'uomo festeggerà il suo 70esimo compleanno. "Quando compio 70 anni ti uccido come si uccidono i maiali in Sardegna", questa la frase che l'ex compagno le ha sempre ripetuto. Ieri, il gup del tribunale di Tempio Pausania, Marco Contu, ha condannato a sei anni di reclusione l'uomo che per anni aveva usato violenza a Maria davanti agli occhi dei loro figli. Il tribunale l'ha processato e condannato in contumacia. Attualmente, infatti, risulta irreperibile. Nelle prossime ore, nei suoi confronti, verrà spiccato un mandato di cattura internazionale che potrebbe raggiungerlo a Tenerife, nelle isole Canarie, luogo in cui risulta la sua ultima residenza. 


Maria, nome fittizio usato per tutelare la privacy della giovane, ci aveva raccontato la sua storia, la storia dei suoi figli, la storia di un amore malato, deviato o per meglio dire, una vera e propria storia di odio. Per dieci anni il compagno e padre dei loro tre figli, l'aveva umiliata, picchiata e minacciata, nonostante Maria l'avesse lasciato e denunciato più volte alle forze dell'ordine. L'evento che fa da spartiacque nella vita della donna risale all'estate del 2011, quando l'uomo che non voleva accettare la separazione, aggredì l'ex compagna fino a farle perdere i sensi. Ed è proprio per quest'ultima aggressione subita da Maria che il tribunale di Tempio ha condannato in primo grado l'uomo. I segni di quell'aggressione Maria li porta sul viso e sulle mani ma soprattutto si possono leggere dentro i suoi occhi di donna triste. La sentenza non potrà restituire la serenità a questa donna finché il suo aguzzino non sarà in carcere a scontare la condanna.

 

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