OLBIA. L'Antitrust ha multato le compagnie di navigazione Moby, la Snav, Grandi Navi veloci e Marinvest. La sanzione, pari a 8.107.445 euro, è arrivata, al termine di accurati accertamenti dell' autorità indipendente di controllo, sul cosiddetto cartello per l'aumento dei prezzi. Le società si sarebbero preventivamente accordate per fissare il costo dei biglietti e del servizio di trasporto passeggeri, nella stagione estiva 2011, sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova- Porto Torres. Il provvedimento adottato ha, comunque, tenuto conto del bilancio in rosso delle quattro Compagnie di navigazione. Al termine dell'istruttoria, è stato accertato, in particolare, un parallelismo di condotte da parte di Moby, GNV e SNAV. Le società hanno applicato, infatti, incrementi significativi dei prezzi, generalmente superiori al 65%.
A tal fine,sono stati valutati i prezzi degli anni precedenti, quando le tariffe seguivano strategie orientate alla concorrenza. E' così emerso che, nella stagione estiva 2011, l'aumento si è aggirato sul 42 per cento relativamente alle rotte Civitavecchia-Olbia (passando in media da 35 a 49 euro) e Genova-Olbia (passando da 57 a 81 euro) e sul 50 per cento per la Genova-Porto Torres (passando da 65 a 98 euro).
Il cartello, durato dall'inizio di settembre 2010 fino ad almeno la fine dello stesso mese del 2011 (per Snav sino a maggio 2011) è stato attuato da imprese che complessivamente detengono quote di mercato molto elevate sulle rotte in questione e il parallelismo nell'aumento dei prezzi, registrato negli accertamenti dell'Autorità, non è giustificabile in altro modo se non tramite un accordo. Nè un incremento così elevato e contestuale era giustificabile dal caro carburante o dalle perdite di bilancio lamentate.
Nel frattempo, sono arrivati i primi commenti alla decisione dell'Antirust a partire dal Codacons, l'associazione dei consumatori: "La vicenda nasce da un nostro esposto a seguito di numerose segnalazioni degli utenti che denunciavano rincari, siamo molto soddisfatti. Anche Ugo Cappellacci, presidente della Regione, ha commentato la delibera: "In questi anni Roma e' stata sorda all'urlo della Sardegna. Ora ci aspettiamo che lo Stato, che troppe volte ha dato l'impressione di essere gomito a gomito con gli armatori, dia un segnale chiaro e si schieri dalla parte dei sardi".