Tavolo di confronto sui trasporti Cappellacci assente e platea vuota

(foto: Olbianotizie.com)
sabato 1 giugno 2013
In una platea semivuota, al museo archeologico di Olbia, si è svolto il convegno "Shardana, le flotte sarde nel mare nostrum, la Sardegna nelle rotte di ieri, oggi, domani".
OLBIA. Week end di Monumenti Aperti e Voci di Maggio. Sono le 9.30 del mattino, i turisti e i cittadini di Olbia hanno invaso le vie centrali, affollando bar e negozi. Mentre il centro vive, nell'aula conferenze del museo archeologico si svolge il convegno "Shardana, le flotte sarde nel mare nostrum, la Sardegna nelle rotte di ieri, oggi, domani". Nonostante la delicatezza del tema, le poltrone della platea sono vuote. Il Presidente Cappellacci ha disertato l'incontro così come Roberto Scaramella, Ad Meridiana e i rappresentanti della Tirrenia. Rimangono comunque relatori di tutto rispetto: il deputato europeo Giommaria Uggias, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, Paolo Piro presidente dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna, Gavino Sini presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna e Gianpaolo Scanu presidente della Go in Sardinia, la società che gestirà il nuovo traghetto "low cost" da e per la Sardegna. Il sindaco ha incentrato il suo intervento sull'importanza di iniziative come quella della Go in Sardinia: "una boccata di ossigeno per gli operatori turistici e per quelle persone che scelgono la Sardegna come meta delle proprie vacanze". 
Uggias ha sottolineato che quello dei trasporti è un problema istituzionale: "Ovunque si apra un tavolo di confronto che sia a Cagliari, Sassari, Olbia manca sempre un anello della catena decisionale. Questo non è più accettabile, così come non è accettabile il contributo statale di 75 milioni di euro alla Tirrenia che nel tempo ha quintuplicato le tariffe dei biglietti. E' cambiato il proprietario della compagnia ma, quei contributi non sono cambiati e sono invece mutate le condizioni economiche di viaggio per gli utenti". 
Grande entusiamo per Gianpaolo Scanu, presidente della Go In Sardinia che ha raccontato del grande progetto di noleggio di un traghetto per far fronte al caro trasporti: "La prossima settimana partirà la prima nave, ma sia chiaro, questa non è la risoluzione del problema, ma solo un segnale che volevamo dare alle nostre imprese". Il consorzio, nato l'anno scorso, vede coinvolte 70 aziende di tutta l'isola e principalmente del nord Sardegna. Il costo medio per famiglia in alta stagione, tre persone, auto al seguito e cabina sarà intorno ai 150 euro. Ben al di sotto degli 800/ 1300 euro della Tirrenia. Il traghetto, il Kriti I, è stato noleggiato dall'Anik, una società greca di trasporti, per dieci milioni di euro. Risorse che Scanu e il suo consorzio avevano chiesto sotto forma di fido al Banco di Sardegna e alla Sfirs. La risposta? Troppo rischioso. Così l'imprenditore ha fatto da solo e, grazie alle prime prenotazioni, ha già pagato alla società greca due milioni di euro su dieci".
E' stata la volta poi di Paolo Piro, presidente dell'autorità portuale, il quale ha illustrato i dati rilevati sull'affluenza turistica: "Olbia nel 2012 ha registrato un calo di 740.000 passeggeri, Golfo Aranci di 400.000 rispetto al 2011, Porto Torres ha fatto segnare un meno 12,4 per cento e il calo globale si attesta al -8,69 per cento. Bisogna ripensare tutto il sistema turistico e grazie alla nostra idea dell'home port, con una sinergia tra compagnie aeree e navi da crociera garantiremo un flusso costante di presenze. I turisti arriveranno in aereo, stazioneranno nei nostri alberghi e ripartiranno con le navi da crociera". 
Da parte infine di Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna sono arrivati gli auguri a Scanu per l'avventura di Go In Sardinia: "Se funzionerà il modello Go, probabilmente avremo un sistema per calmierare i prezzi. Ciò potrebbe portare anche ad una migliore programmazione regionale per evitare le posizioni monopolistiche del mercato. In Europa esiste un modello per valutare l'accessibilità dei trasporti dei Paesi e delle regioni. In Italia, la Sardegna è all'ultimo posto e, qualora lo Stato decidesse di investire su questa accessibilità, il sistema dei trasporti farebbe affluire nelle casse statali circa 48 miliardi di euro". Con queste parole, Sini ha chiuso il convegno che, attraverso i numeri e le nuove proposte imprenditoriali, ha indicato nuove vie per la risoluzione del problema dei trasporti evidenziando, comunque, lo scarso coinvolgimento della gente e di alcune istituzioni. 
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