OLBIA. E' stata una protesta silenziosa quella che i Falchi di Gallura hanno portato avanti per tutta la mattinata davanti al palazzo del Comune di Olbia. Si sono presentati nella piazza antistante l'edificio comunale indossando le loro uniformi verde militare e gli scarponi e appendendo alle inferriate del palazzo due striscioni. Niente urla o gesti plateali, solo la loro presenza e quelle parole scritte su due lenzuoli bianchi: "Volontari KO, Falchi della Gallura sfrattati". E ancora: " Annientati dalle menzogne chiediamo giustizia".
I volontari dell'associazione hanno protestano così contro la decisione adottata dall'Amministrazione Comunale di Olbia di non elargire più i contributi per pagare la loro sede in via Argentina. L'assessore alla Sicurezza, Ivana Russu, ha tenuto a precisare che la decisione è avvenuta a seguito di un'indagine della Procura della Repubblica di Tempio Pausania a carico di due volontari dei Falchi di Gallura. Secondo la magistratura tempiese i due, durante la scorsa estate, avrebbero appiccato alcuni incendi nella zona del litorale di Olbia. Le indagini sono ancora in corso. Per questo l'Amministrazione Comunale, dall'ottobre scorso, ha preferito sospendere la collaborazione con l'associazione, impegnata durante le campagne estive nella prevenzione degli incendi, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile locale. Di pari passo è arrivata pure la sospensione dei fondi destinati a coprire i costi dell'affitto della sede dei Falchi che i volontari devono adesso lasciare entro quindici giorni.