Manca un piano nazionale energetico, 100 scienziati scrivono al Governo

mercoledì 14 marzo 2012
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - Manca un piano nazionale di sviluppo energetico e di gestione delle risorse che salvaguardi le necessità di approvvigionamento del Paese. Questo in sintesi il contenuto della lettera inviata dall'Associazione Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza, al Presidente del Consiglio e ai Ministri Passera, Clini, Profumo e Balduzzi, affermando le proprie opinioni sulla posizione dell'Italia a proposito di risorse e strategie energetiche di fronte alla seria crisi economica di ampiezza globale che interessa anche il nostro Paese. Gli oltre 100 firmatari del mondo della fisica, della medicina e della scienza, individuano nell'incidente di Fukushima, nella recente consultazione referendaria, nei problemi di approvvigionamento energetico di un Paese come il nostro largamente dipendente dall'estero, nella possibile carenza di gas nel rigido inverno, nei costi e nelle conseguenze sanitarie derivanti dall'utilizzo spropositato di combustibili fossili e nel trascurato stato della ricerca al riguardo, sufficienti motivi per riaccendere a più lunga scadenza preoccupazioni in realtà sempre vive. ''Prima fra tutte, si legge nella lettera, quella di non avere un adeguato e convincente piano nazionale di sviluppo energetico che tenga conto della necessità, oltre che dell'opportunità, di ragionare su tempi strategici affrancandosi da pregiudiziali che possano condannare precocemente progetti lungimiranti per via di perplessità politiche e tecniche attuali''. L'associazione ricorda come sia negli altri paesi europei, sia in quelli emergenti, non solo asiatici, sia consentito programmare la politica energetica a livello istituzionale a lungo termine, facendo riferimento alla politica della vicina Francia che ha operato senza incidenti con il suo parco nucleare e libera da inibizioni paralizzanti impostando, così come stanno facendo anche il Regno Unito e altri Paesi europei, una programmazione attiva delle risorse che salvaguardi anche una significativa indipendenza energetica. In merito all'energia nucleare, così si esprime il prof. Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori di Aviano: ''la radioattività non è come pensano molti qualcosa di innaturale e di diabolico, ma qualcosa che è in natura, che vi è sempre stato e che comunque ci permette di vivere sempre più a lungo. Per quanto riguarda l'incidente nucleare di Fukushima, per il quale in realtà non è morto nessuno, è interessante notare che, dopo l'indicente nucleare in questione, la radioattività a Tokyo era sei volte minore rispetto a Roma. "Ovviamente, per la salute è molto più dannoso l'inquinamento che proviene da petrolio e carbone rispetto a quello del nucleare ed è per questo che tutti i paesi avanzati del mondo, Usa, Cina, India e Russia, stanno oggi costruendo nuove centrali nucleari senza che alcun referendum sia stato proposto o attuato''. In conclusione, l'appello del Presidente, Prof. Renato Angelo Ricci alle autorità di Governo: ''come Associazione Galileo 2001 e con il conforto di molti colleghi di varia estrazione, culturale, tecnica, accademica ed industriale oltre che associativa, riteniamo doveroso richiamare l'attenzione del Governo sulla necessità di promuovere una più chiara politica energetica tesa a tracciare una strategia a medio e lungo termine tuttora carente nel nostro Paese, aperta a tutte le opzioni energetiche compresa l'energia nucleare sulla base di una serena e corretta valutazione del rapporto costi/benefici, al fine di liberare i nostri consumi energetici, il cui costo è tra i più alti al mondo, da una spropositata dipendenza dall'estero. "Tale compito può e deve essere affrontato contemperando le necessità di sviluppo economico con doverose ma non demagogiche esigenze ambientali ponendo in primo luogo l'accento sullo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. L'Associazione Galileo 2001, indipendente da qualsiasi condizionamento politico ed ideologico, offre le proprie competenze al riguardo''.
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