Assolavoro, 'manutenzione' capitale umano chiave successo per azienda

martedì 13 marzo 2012
Di Maio: "Un'azienda che investe in questa direzione non solo garantisce taluni servizi per i propri dipendenti e si rende così più attrattiva, ma tendenzialmente aumenta anche la propria produttività complessiva".
Roma, 13 mar. (Labitalia) - "La valorizzazione e la 'manutenzione' del proprio capitale umano è la chiave di successo per ogni azienda che voglia stare sul mercato in maniera efficiente e competitiva, e le evidenze empiriche su tale campo sono ormai diffuse". Ad affermarlo a LABITALIA è Agostino Di Maio, direttore di Assolavoro, associazione che rappresenta le agenzie per il lavoro."Le leve che un'azienda con queste caratteristiche può agire -sottolinea- sono diverse sotto il profilo del 'human resources management' e vanno da quelle tipiche gestionali come processi valutativi individualizzati e trasparenti, Mbo, sistemi premianti e di retention dei talenti, percorsi di carriera, l'aggiornamento e il riorientamento delle competenze del proprio capitale umano, fino a giungere alle ultime esperienze di cosiddetto welfare aziendale". "E' evidente -avverte- che un'azienda che investe in questa direzione non solo garantisce taluni servizi per i propri dipendenti e si rende così più attrattiva, ma tendenzialmente aumenta anche la propria produttività complessiva, anche per via di un miglior contesto che si determina sul luogo di lavoro. Le aziende però non sono monadi, avulse da un contesto di sistema Paese più complessivo e il loro ruolo di 'supplenza' è necessariamente limitato. Il welfare aziendale non può che avere una funzione migliorativa rispetto a prestazioni di base che vanno garantite dal sistema nel suo insieme, non dalla singola impresa"."Se estendiamo il ragionamento del welfare al di fuori del perimetro aziendale -prosegue- è chiaro che la strada è quella di mettere al centro la persona, i suoi bisogni, e offrirle in termini di rete, di risposta cioè sistemica da parte di tutti i soggetti che operano nel mercato del lavoro, siano essi pubblici che privati, i servizi al lavoro di cui ha bisogno. Su questo il passaggio definitivo da strumenti esclusivamente passivi a strumenti attivi, che garantiscano sostegno al reddito ma anche servizi finalizzati al ricollocamento al lavoro rappresenta la vera sfida. Le agenzie per il lavoro sono pronte a fare la propria parte attraverso il know how, le competenze specialistiche e la conoscenza del mercato della domanda maturata in circa 15 anni di attività". "Anni in cui, attraverso virtuose interazioni con i sindacati, è stato anche realizzato -ricorda- un welfare specifico di settore, che si aggiunge, per i lavoratori in somministrazione, a quello previsto dalla normativa per tutti i lavoratori dipendenti. Grazie all'ente bilaterale costituito da Assolavoro con le rappresentanze sindacali, infatti, nel solo 2011 sono state erogati 2 milioni di euro per il sostegno al reddito in caso di disoccupazione o maternità, accogliendo 3.800 domande. Sono 1.500, invece, le domande accolte per prestiti e contributi per l'asilo nido, per un totale di 1,8 milioni di euro. Ammontano poi a 4,5 milioni di euro le risorse destinate a indennità per infortuni sul lavoro e rimborsi spese sanitarie (3.200 le domande accolte). Nessun altro settore vanta un welfare aggiuntivo come quello messo in campo dalle agenzie per il lavoro".
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