Gidp, da asilo a lavanderia servizi rendono 'attrattiva' azienda

martedì 13 marzo 2012
Citterio, "Se dipendenti supportati migliora andamento impresa".
Roma, 13 mar. (Labitalia) - "Per migliorare l'andamento aziendale bisogna che i dipendenti siano soddisfatti, protetti e supportati". Così Paolo Citterio, presidente e fondatore dell'Associazione direttori risorse umane Gidp/Hrda, spiega a LABITALIA l'importanza di creare il clima giusto nell'ambiente lavorativo, in modo che a giovarne siano i dipendenti e, di conseguenza, l'azienda stessa. Ma quali sono gli elementi di attrattività di un'azienda, e i servizi che contribuiscono a rendere felici i dipendenti? "Innanzitutto, le aziende -risponde Citterio- dovrebbero attivarsi di più per attuare politiche di conciliazione famiglia-lavoro a favore delle madri". Una tra le modalità di sostegno, in tal senso, riguarda il creare delle reti per venire incontro alle esigenze di conciliazione: "Le aziende, consorziandosi, avrebbero maggiori possibilità di fornire servizi di asilo per le madri lavoratrici; asili, però, con orari diversi da quelli comunali classici, che -sottolinea Citterio- iniziano le attività alle 9 per terminarle alle 17". Se in azienda non è previsto l'asilo, dunque, bisogna che si sopperisca alla mancanza "concordando un'alternativa con le aziende vicine -aggiunge- che tenga conto, però, degli orari d'ufficio"."Ancora, per le donne lavoratrici che si assentano, magari per maternità, ma anche per gli uomini, l'azienda -dice Citterio- dovrebbe permettere un rientro facilitato, attraverso il mantenimento dei contatti, l'aggiornamento di quello che si fa, delle modifiche organizzative e d'innovazione. Inoltre, tra i servizi che -continua- potrebbero aiutare i lavoratori, quelli che, comunque, andrebbero a chiedere all'esterno, come la lavanderia, l'ufficio postale, la banca interna". L'altro versante su cui attivarsi, secondo Citterio, riguarda i giovani. "D'accordo con gli stakeholders aziendali, l'azienda -dice- deve cercare di aiutare i giovani che si stanno laureando a superare il difficile momento dell'inserimento con degli stage, ovviamente a pagamento. Uno strumento importante -spiega- anche per le imprese che, così, possono scoprire giovani bravi mentre, intanto, fanno esperienza. Dunque, stage sì ma -ribadisce Citterio- pagato". Più in generale, secondo Citterio, serve "un maggior coin volgimento dei lavoratori; gli obiettivi aziendali da conseguire, per esempio, devono essere discussi con i lavoratori".
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