Cestari (ItalAfrica), molte opportunità in Ghana, Paese amico dell'Italia

lunedì 12 marzo 2012
Il presidente a Labitalia: 'Ottime relazioni bilaterali, già molte imprese presenti'.
Roma, 12 mar. (Labitalia) - "Il Ghana? E' un paese amico dell'Italia, occidentale sotto tutti i punti di vista, e accogliente per le nostre impres e". Alfredo Cestari, presidente della Camera di Commercio ItalAfrica, parla con LABITALIA delle opportunità che il Paese dell'Africa occidentale può offrire anche all'Italia. "Intanto le relazioni bilaterali sono ottime -spiega- e il Ghana negli anni ha beneficiato della costruzione di molte infrastrutture da parte di imprese italiane. E' il caso della diga di Akosombo, sul fiume Volta che dà origine al più vasto lago artificiale al mondo, il lago Volta, e che è stata costruita da Impregilo. Ma anche della raffineria di Tema, realizzata dall'Eni o delle grandi linee di trasporto dell'energia fatte dall'Ansaldo".Insomma, rapporti già consolidati legano l'Italia al Ghana. "E' proprio così -conferma Cestari- e basti pensare che il Paese africano è sempre in prima fila tra i sostenitori dell'Italia quando ci candidiamo ad ospitare qualche evento internazionale".L'economia del Ghana è in crescita continua. "Con quasi 25 milioni di abitanti e un pil di 36.570 milioni di dollari -ricorda Cestari- l'economia ha come settori portanti l'estrazione dell'oro, del petrolio, il cacao, il legname. Ma il sottosuolo è ricco anche di diamanti, bauxite, manganese". Insomma "un Paese ricco e moderno".Di questa situazione favorevole si sono accorte già molte imprese italiane. Oltre ai grandi gruppi industriali che hanno già realizzato infrastrutture, in Ghana lavorano da molto tempo imprese italiane del settore edile come Todini, M.Barbisotti & Sons Ltd (presente in Ghana da ben 50 anni), Micheletti, Consar e De Simone. "Ci sono anche imprese attive nell'agroenergia come la Agro Oil di Firenze -spiega Cestari- che coltiva 10.000 ettari a jatropha, un arbusto che produce un frutto ricco di olio, che si usa come carburante per il riscaldamento e l’illuminazione ". Nell'agroalimentare, poi, è stato fatto uno dei più grandi investimenti italiani: "La A.R. industrie alimentari -ricorda Cestari- ha aperto nel 2004, con un investimento di 15 mln di euro, uno stabilimento a 'porto franco' per la trasformazione del pomodoro, e che vende prodotti in tutta l'Africa". Altro settore dove è facile trovare impegnati degli italiani è quello estrattivo, con imprese come la Mining. Recentemente, nel 2011, una ditta di Bologna ha venduto impianti per la lavorazione e la trasformazione dell'oro.Quello che Cestari ci tiene a sottolineare è che "il Ghana è un paese ricco e moderno, dalle strade nuove, dal decoro urbano elevato, dalle strutture sanitarie efficienti, con aeroporti moderni e un porto importante, quello di Accra". E, da non sottovalutare "un sistema delle istituzioni politiche democratico, ereditato dagli inglesi, e un sistema bancario evoluto". Insomma, conclude Cestari "ci sono tutte le condizioni perché un occidentale si possa trovare bene".
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