Salute: nutrizionisti scrivono a Balduzzi, no a comunicazioni ingannevoli
martedì 28 febbraio 2012
Milano, 28 feb. (Adnkronos Salute) - Un appello al ministro della Salute, Renato Balduzzi, affinché attivi "tutte le vie possibili per contrastare la comunicazione ingannevole in ambito nutrizionale". Messaggi veicolati da "organizzazioni finalizzate al tornaconto economico", particolarmente insidiosi per i cittadini soprattutto in un momento di crisi come quello che l'Italia sta vivendo. E' la richiesta messa nero su bianco in una lettera aperta al responsabile del dicastero di Lungotevere Ripa, firmata da Lucio Lucchin, presidente dell'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) Onlus. Una missiva che parte da un "antefatto" ben preciso: la conferenza 'La manovra dietetica in Parlamento', promossa da Gianluca Mech e dal Centro studi tisanoreica, e ospitata di recente alla Camera dei deputati. "Ci permettiamo di coinvolgerla - si legge nella lettera al ministro, che l'Adnkronos Salute è in grado di diffondere - per portare alla riflessione pubblica la problematica dell'etica nella comunicazione in ambito sanitario, nutrizionale in particolare. L'antefatto è costituito dall'evento che ha avuto luogo il 15 febbraio 2012 nella Sala delle Colonne della Camera dei deputati, dal titolo: 'La manovra dietetica in Parlamento'. E' stato alto lo sconcerto tra i professionisti, specie operanti nelle strutture pubbliche, parzialmente attenuato dall'assenza di rappresentanti ufficiali del ministero della Salute", scrive il numero uno dell'Adi."Non riteniamo sfugga più a nessuno - continua - l'emergenza obesità, patologia e non argomento salottiero come continuamente banalizzato da importanti format televisivi", precisa Lucchin. "Le strategie messe in campo per contrastarla, che non possono essere solo di valenza sanitaria, sono però ancora troppo deboli e lasciano troppo spazio a proposizioni speculative, illusorie e confondenti l'opinione pubblica. Il terreno è fertile a maggior ragione considerando che le classi sociali più colpite sono quelle di livello medio-basso". Tre, nello specifico, gli spunti di riflessione proposti dal presidente dell'Adi nella lettera aperta al ministro Balduzzi: 1) "Se un evento ha luogo nel Parlamento italiano, non viene spontaneo pensare che si tratti di un atto ufficiale? E se chiunque può affittare le sale all'interno del Parlamento, non è consequenziale pensare che lo si faccia per emettere poi dei comunicati stampa che 'portino acqua' all'organizzatore? In questo secondo caso, non sarebbe auspicabile un controllo preliminare della qualità di questi comunicati stampa?", chiede Lucchin.2) "Non ritiene che l'abile ricerca solo di alcuni interlocutori, comunque istituzionali, come le Federazioni dei medici di medicina generale e dei medici pediatri, nonché Federsanità e Assofarm, possano, con queste modalità di conduzione, ingenerare false aspettative da parte dei pazienti?" 3) "La proposizione di strategie di contrasto all'obesità, pur attuabile da parte di chiunque, non desta sospetto quando a proporla sono organizzazioni finalizzate al tornaconto economico?". "Egregio signor ministro - incalza il nutrizionista - in questa circostanza non siamo voluti entrare nel merito scientifico, dove pure ci sarebbe molto da dire, per focalizzare la riflessione sull'aspetto comunicativo, utile e necessario, ma al contempo insidioso a seconda di come lo si usa. Considerata la contingenza economica attuale, e le difficoltà di comunicare pubblicamente con la stessa efficacia di chi può permettersi di sostenere spese consistenti, la invitiamo ad attivare tutte le vie possibili per contrastare la comunicazione ingannevole in ambito nutrizionale e attivare una comunicazione istituzionale costante", conclude Lucchin.
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