Salute: anche lei russa, piu' casi fra donne per aumento sovrappeso
lunedì 27 febbraio 2012
Milano, 27 feb. (Adnkronos Salute) - Notti in bianco per colpa del partner che russa. Capita a molti italiani, e sempre più spesso anche ai maschi. Perché il luogo comune che vuole sia per definizione 'lui' a togliere il sonno alla compagna, nel Belpaese che cambia sta passando di moda. Alla sbarra c'è l'epidemia di sovrappeso, uno dei fattori più ad alto rischio russamento. A fotografare il nuovo trend è Andrea Minetti, otorino del Policlinico di Milano, specialista in medicina del sonno, oggi a margine della presentazione di un nuovo intervento chirurgico messo a punto all'Irccs di via Sforza per 'silenziare' chi russa. "Il russatore tipo è maschio - precisa l'esperto all'Adnkronos Salute - ma con la crescente diffusione dei chili di troppo, il problema riguarda anche sempre più donne". Che però lo vivono ancora come un 'tabù' e tentano di far finta di niente: "Si vergognano a chiedere aiuto, e si decidono a rivolgersi a un medico quando la situazione diventa grave". Il russamento, in gergo medico 'roncopatia', interessa secondo i dati epidemiologici disponibili "il 24% degli uomini e il 9% delle donne", riferisce Lorenzo Pignataro, direttore dell'Unità operativa di otorinolaringoiatria della Fondazione Ca' Granda. Ma i numeri aumentano con l'età: "La prevalenza arriva al 60% tra i maschi ultra 60enni e al 50% fra le donne dopo la menopausa, ma si conta anche un 19,5% di maschi russatori giovani": quasi uno su 5. La 'gamma' delle tipologie di russamento è vasta. In sintesi, si distinguono il russamento semplice (sonno rumoroso) e le apnee notturne (Osas): vere e proprie interruzioni del respiro, che in forma lieve interessano il 20% degli adulti e possono anche favorire l'insorgenza di malattie cardiovascolari e neurologiche. "Ipertensione, cardiopatie, endocrinopatie e vasculopatie", elencano gli esperti. "Al Policlinico è attivo un ambulatorio di II livello dedicato proprio alla diagnosi differenziale del russamento - ricorda Pignataro - Con esami specifici, infatti, è possibile indirizzare il paziente verso il trattamento più opportuno". "Il russamento è perlopiù una questione anatomica", sottolinea Minetti. Il rumore, infatti, è prodotto dalla vibrazione delle pareti mucose delle prime vie aeree, causata dal passaggio forzato dell'aria nei punti in cui questi tessuti si toccano l'uno con l'altro. Ma al di là della conformazione fisica avuta in sorte da madre natura, pesano anche altri fattori. Primo fra tutti "l'età - conferma l'esperto - perché invecchiando la muscolatura si fa meno tesa" e quindi, rilasciandosi, anche i tessuti coinvolti nel russamento tendono a toccarsi e a vibrare. Nemmeno il tempo che passa, però, può essere un 'alibi' sufficiente per il russatore, perché contano anche gli stili di vita. "Per esempio un aumento di peso: ingrassare in poco tempo di 5-10 chili - avverte lo specialista - provoca un 'rammollimento' dei tessuti all'origine del russamento", che anche in questo caso hanno più probabilità di toccarsi e vibrare. Non solo. "Bere alcol è un altro comportamento a rischio, proprio per l'effetto miorilassante" delle bevande ad alta gradazione. E "sempre per l'azione miorilassante - aggiunge Minetti - anche prendere le gocce per dormire, ad esempio i comuni prodotti a base di benzodiazepine, può favorire il russamento".
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