Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Non si vede come l’autonomia differenziata possa mettere a repentaglio la raccolta e gestione dei dati" relativi alla tutela della salute nel nostro Paese "o l'unitarietà del diritto alla tutela della salute, così come declinato attraverso i Lea". Lo ha detto il ministro delle Regioni Roberto Calderoli al Question time della Camera. "Al contrario, l’autonomia differenziata rappresenta un potenziamento delle facoltà delle regioni di modulare la propria organizzazione dei servizi sanitari nel rispetto dei medesimi LEA che sono determinati a livello statale, con l’obiettivo di una maggiore efficienza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie", ha sottolineato Calderoli."Tutto ciò non toglie che il Governo e le Regioni siano impegnati per il costante miglioramento complessivo del sistema sanitario, ivi compresa la raccolta dei dati, in modo da cogliere positivamente le sfide poste nel tempo da molteplici fattori, tra cui in primis demografia, tecnologia e finanza pubblica", ha aggiunto il ministro.
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