Moto: immatricolati fino a ottobre 311.79 veicoli (+16,95)

martedì 7 novembre 2023
Milano, 7 nov. (Adnkronos) - Con ottobre, ultimo dato mensile disponibile, il mercato ha raggiunto complessivamente quota 311.079 veicoli immatricolati, pari a una crescita del 16,95% su un già buono 2022. Per la prima volta dal 2011 viene superata la soglia dei 300mila veicoli messi su strada nel consuntivo dell'anno. Sono dati del mercato della moto sottolineati in occasione dell'inaugurazione dell'80esima edizione di Eicma, l'esposizione internazionale delle due ruote.In prima posizione gli scooter con 160.559 unità (+22,89%); seguono le moto con 133.666 veicoli targati e una crescita del 14,81%, mentre rimangono in territorio negativo i ciclomotori che cedono il 10,92%, pari a 16.854 unità.Difficile la situazione del settore elettrico. Il consuntivo del mese di ottobre si ferma a 753 unità vendute, corrispondenti a un - 44,30% sul 2022. Negativi, quindi, tutti i segmenti: in particolare quello degli scooter che chiudono il mese con 382 mezzi immatricolati e una flessione del 55,48%. Resta negativo anche il cumulato annuo, con un 2023 che segna ad oggi un calo del 21,43% e 11.083 veicoli messi in strada.Nel 2022, ultimo dato disponibile l’industria europea della bicicletta ha continuato la sua curva di crescita con un aumento del fatturato e degli investimenti, una produzione sana, livelli record di vendite di biciclette elettriche accompagnato tuttavia da un calo delle biciclette tradizionali. Dopo anni di notevole sviluppo del mercato, il 2022 ha visto infatti un rallentamento complessivo delle vendite di biciclette, passate da 17,1 milioni di unità nel 2021 a 14,7 milioni di unità, ma anche un continuo aumento della domanda di biciclette elettriche, che hanno superato i 5,5 milioni di unità vendute nel 2022. Le vendite totali di biciclette e biciclette elettriche hanno raggiunto un valore di 21,2 miliardi di euro, pari a un +7,4% rispetto al 2021. Per quanto riguarda i dati di produzione, nel 2022 sono state assemblate in Europa 15,2 milioni di biciclette, di cui 5,4 milioni e-bike. Anche la produzione di parti e accessori per biciclette ha registrato un aumento sostanziale nel 2022, che porta il suo valore ad oltre 4,8 miliardi di euro dai 3,6 miliardi di euro del 2021. Nel 2022 gli investimenti dell'industria hanno raggiunto i 2 miliardi di euro, +14% rispetto agli 1,75 miliardi di euro del 2021. I posti di lavoro diretti nel settore hanno registrato un aumento costante del 3% dal 2021, il che porta il totale dei posti di lavoro diretti/indiretti in Europa a circa 180.000. in Italia il mercato bici 2022 ha fatto segnare un -10% sull’anno precedente. Le esclusive stime delle vendite di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) hanno tuttavia descritto un’Italia che sceglie la bici e sale ancora in sella dopo due anni di boom. Sono state infatti oltre 1,7 milioni (1.772.000) le biciclette vendute nel 2022, con le eBike che, grazie a 337.000 pezzi, volano a +14% (+72% dal 2019) e le bici muscolari che registrano 1.435.000 acquisti, fermandosi a -15%. A crescere è invece il volume d’affari generato dai negozi specializzati - dove si concludono oltre il 68% degli acquisti - dalla grande distribuzione e dalle vendite online, che insieme raggiungono il valore di 3,2 miliardi di euro, pari a un + 18% sul 2021 (+52% rispetto al 2019). L’analisi della tipologia di bici vendute ha confermato il successo di alcune delle ultime tendenze. Nel perimetro della pedalata assistita il 52% di biciclette sono state infatti e-city, il 43% e-mtb, il 4% e-corsa/gravel, mentre le e-cargo salgono all’1%. Le eBike rappresentano già il 19% del totale un mercato bici complessivo, dove il 29% è composto da mountain bike, il 26% sono invece city-trekking, il 15% quelle da ragazzo, l’8% corsa-gravel e il 2% quelle pieghevoli. Anche gli indicatori industriali del comparto hanno seguito l’andamento del mercato: segno più per la produzione di eBike, che è salita del 10% rispetto all’anno precedente a seguito dell’aumento della domanda interna mentre, con 2.385.000 pezzi, è scesa del 18% la produzione nazionale di biciclette muscolari. Numeri che confermano tuttavia il primato dell’industria italiana del ciclo nel panorama europeo. È, infine, sulla lettura della bilancia commerciale del settore, ovvero il conto che registra le esportazioni e le importazioni, che hanno pesato maggiormente gli effetti di fattori quali la difficoltà nella catena di approvvigionamento e l’aumento del costo delle materie prime. Sebbene si sia registrata una naturale diminuzione del 20% di export di bici muscolari e del 14% di import, il 2022 è stato infatti contraddistinto da un aumento generale dei valori di queste voci, soprattutto per quanto riguarda le importazioni di parti bici che salgono del 50% circa.
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