**Strage Fidene: udienza preliminare Campiti, ammesse 36 parti civili**
giovedì 12 ottobre 2023
Roma, 12 ott(Adnkronos) - Sono trentasei le parti civili ammesse dal gup di Roma nel corso dell’udienza preliminare che vede imputato Claudio Campiti, l’uomo che lo scorso undici dicembre ha aperto il fuoco durante una riunione del consorzio Valleverde in un gazebo di via Monte Gilberto, a Fidene, uccidendo quattro donne: Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi, Sabina Sperandio e Fabiana De Angelis. Oltre ai familiari e amici delle vittime, ai feriti, e alle persone presenti alla riunione, oggi alcuni di loro presenti in aula a piazzale Clodio, sarà parte civile nel procedimento anche il consorzio. Nell’inchiesta del pm Giovanni Musarò, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, dopo le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, a Campiti vengono contestate le accuse di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, di tentato omicidio di altre cinque persone sedute al tavolo del consiglio di amministrazione del consorzio e di lesioni personali derivate dal trauma psicologico subito dai sopravvissuti. Oltre che per Campiti la procura ha chiesto il processo anche per il presidente della Sezione Tiro a Segno Nazionale di Roma e un dipendente addetto al locale dell’armeria del poligono di tiro di Tor di Quinto a Roma dove l’11 dicembre Campiti prese l’arma utilizzata poi per compiere la strage. Entrambi, accusati di omissioni sul controllo e la vigilanza sulle armi, hanno scelto però di rinunciare all’udienza preliminare andando direttamente a giudizio con la prima data del processo fissata nel 2024. In particolare Campiti, secondo l’atto di accusa della procura, ’con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, dopo aver fatto ingresso all’interno del gazebo del bar ‘Il posto giusto’ dove era in corso un’assemblea del consorzio Valleverde, impugnando una pistola Glock modello 41 calibro 45 si dirigeva direttamente verso il tavolo dietro al quale erano seduti i componenti del consiglio di amministrazione del consorzio e i revisori contabili e dopo aver pronunciato la frase ‘vi ammazzo tutti’ sparava all’indirizzo di Sabina Sperandio, Nicoletta Golisano e Fabiana De Angelis colpendole in punti vitali’’ uccidendole. Elisabetta Silenzi rimase ferita e morì qualche giorno dopo. Per l’accusa di tentato omicidio la procura sottolinea come Campiti ‘’compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte anche degli altri soggetti seduti al tavolo, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà’’. Una donna, revisore contabile, era riuscita a evitare i colpi di pistola ‘’abbassandosi e nascondendosi sotto al tavolo’’ mentre, come è stato ricostruito dalle indagini, Campiti, allarmato per il rumore provocato dal fatto che numerosi partecipanti all’assemblea si erano alzati si voltava verso di loro ‘’dando le spalle al tavolo del consiglio di amministrazione, venendo poi bloccato da uno dei partecipanti’’, rimasto ferito al volto, e successivamente da altre persone presenti.Il pm Musarò contesta a Campiti anche il reato di cui all’articolo 586 del codice penale per le lesioni personali riportate da alcuni dei sopravvissuti alla strage ‘’consistite in disturbo post traumatico da stress’’, con disturbi del sonno, depressione, senso di colpa per essere sopravvissuto alla strage, e flashback. Il 57enne è accusato anche di appropriazione e porto abusivo di armi. Quanto all’aggravante dei futili motivi, il pm evidenzia motivi ‘’riconducibili ad un contenzioso civilistico con il "Consorzio Valleverde" che durava da diversi anni e a ragioni di rancore più volte palesate in passato nei confronti dei membri del Consorzio e dei componenti del relativo Consiglio di Amministrazione’’.
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