**Nadef: Oxford Economics, stime ottimistiche e privatizzazioni incerte**

lunedì 2 ottobre 2023
Roma, 2 ott. - (Adnkronos) - Nella Nadef "il governo prevede che il debito rimanga sostanzialmente stabile al 140% del PIL fino al 2026", tuttavia questa stima "si basa su misure di privatizzazione incerte, nonché su dati di crescita relativamente ottimistici". Lo indica l'osservatorio di Oxford Economics in una analisi in cui si ricorda che "il governo prevede una crescita del Pil per il prossimo anno pari all’1,2%". Questo valore - si spiega - "è pari al doppio della nostra ultima stima" anche se si riconsoce come tale previsione non incorpori le misure più recenti indicate nella nota di aggiornamento. "Sul deficit di quest’anno, rivisto al 5,3% del Pil, pesa soprattutto la decisione di Eurostat sulla contabilizzazione" del Superbonus ricorda Oxford Economics, osservando come "in linea di principio, ciò avrebbe potuto significare un deficit inferiore" negli anni seguenti. "Ma ora il governo Meloni prevede di aumentare ulteriormente il deficit per l’anno successivo (dal 3,7% del Pil delle proiezioni di primavera al 4,3% del Pil) prima di convergerlo gradualmente al 2,9% entro il 2026. Nel 2024 e nel 2025 le risorse saranno utilizzate principalmente per ridurre le imposte sul lavoro e per alcuni tagli sul reddito fiscale. Ma entrambe queste misure sono di natura temporanea, ed è difficile non vedere un forte legame con le elezioni europee del prossimo giugno" continua l'analisi dell'osservatorio britannico."Il problema principale con questi numeri fiscali non è tanto il deficit; piuttosto è la dinamica del debito. I dati presentati sabato prevedevano solo una minima riduzione del rapporto debito/PIL : dal 140,2% del PIL nel 2023 al 139,6% nel 2026. Il rapporto debito/PIL è inferiore alle proiezioni di primavera solo a causa una consistente revisione al rialzo del PIL nominale storico, mentre il ritmo di diminuzione è chiaramente molto peggiore" conclude l'analisi.
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