Bce: debito pubblico Eurozona migliora, ma con pandemia +13 punti
giovedì 28 settembre 2023
Roma, 28 set. -(Adnkronos) - "Nell’area dell’euro il saldo di bilancio delle amministrazioni pubbliche migliorerà moderatamente nel 2023 e 2024, per poi registrare un lieve deterioramento nel 2025". Lo sottolinea la Bce nel Bollettino Economico osservando come "nello specifico, il disavanzo di bilancio dell’area dell’euro dovrebbe scendere al 3,2 per cento del PIL nel 2023 e al 2,8 per cento del PIL nel 2024, per poi salire al 2,9 per cento nel 2025".Per i primi due anni il calo - si spiega - "è determinato dalle aspettative di un minore disavanzo primario corretto per gli effetti del ciclo, mentre la componente ciclica dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile". Sui deficit pubblico, però, peserà una "spesa per interessi che dovrebbe aumentare lievemente". A favorire il calo del disavanzo primario è "il ridimensionamento delle misure di sostegno introdotte dai governi in risposta allo shock energetico e all’inflazione elevata. Attualmente si stima che, a livello dell’area dell’euro, tali misure ammonteranno all’1,4 per cento del PIL nel 2023, riducendosi significativamente fino a toccare lo 0,4 per cento del PIL nel 2024 e circa lo 0,2 per cento nel 2025".Quanto al rapporto tra debito pubblico e PIL nell’Eurozona dovrebbe rimanere al di sopra del livello precedente la pandemia, scendendo all’89 per cento del PIL nel 2023 e sostanzialmente stabilizzandosi nel 2024 e nel 2025. Il rapporto debito/PIL è aumentato di circa 13 punti percentuali, portandosi a circa il 97 per cento nel 2020. Nel 2023 dovrebbe diminuire, attestandosi attorno all’89 per cento del PIL, per poi registrare degli ulteriori cali di lieve entità nel 2024 e nel 2025". Comunque "sia i disavanzi primari, sia i raccordi disavanzo-debito positivi dovrebbero esercitare una pressione al rialzo sul livello del debito. Di conseguenza, nonostante il calo di oltre 3 punti percentuali fra il 2023 e il 2025, il rapporto debito pubblico/PIL dell’area dell’euro in termini aggregati alla fine dell’orizzonte di proiezione dovrebbe rimanere quasi 5 punti percentuali al di sopra del suo livello pre-pandemia". Per l'Italia questo andamento è testimoniato dal livello - riportato nelle tabelle Bce- di un rapporto debito/Pil che nel primo trimestre 2023 ha toccato il 143,5% (era al 134,1% nel 2019 e al 154,9% l'anno successivo) mentre il deficit sempre nei primi tre mesi si è attestato all'8,2%., di gran lunga il dato peggiore di tutta l'area (le altre grandi economie presentano disavanzi fra il 3 e il 4,5%).
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