**Auto: Unrae, possibile chiudere 2023 con 1,5 mln immatricolazioni**

martedì 1 agosto 2023
Roma, 1 ago. - (Adnkronos) - Se a luglio il mercato automobilistico ha messo a segno il dodicesimo segno positivo consecutivo ma con una crescita non più a doppia cifra nel secondo semestre il rallentamento della ripresa dovrebbe proseguire, anche perché lo stesso periodo 2022 fu caratterizzato da una progressiva e sostenuta accelerazione. E' la valutazione dell'Unrae sui dati appena diffusi dal Ministero delle Infrastrutture. Secondo le stime dell’Unrae il 2023 dovrebbe chiudere con 1,5 milioni di immatricolazioni, anche in virtù del recupero degli ordini dello scorso anno rimasti inevasi: una crescita del 13,9% sul 2022, ma ancora un gap del 21,7% rispetto al 2019.L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra per i privati un andamento in linea con il mercato totale ed una quota stabile al 56,3% (53,9% nei 7 mesi, -5,5 punti percentuali). In crescita le autoimmatricolazioni, che salgono all’11,9% del totale (+3,4 punti), 9,1% nel cumulato. Il noleggio a lungo termine cresce di oltre 2 punti in luglio, arrivando al 23,5% di quota (25,6% nel cumulato, con 4,2 punti in più), grazie alla spinta delle principali società Top di noleggio a fronte della contrazione delle Captive. Un forte calo caratterizza il noleggio a breve termine in luglio, che perde 5,4 punti, fermandosi al 2,1% di quota (5,7% nel cumulato, +0,9 punti percentuali). In crescita anche le società che confermano sostanzialmente stabile al 6,1% la quota di mercato di luglio (5,7% nei 7 mesi).Tra le alimentazioni, il motore a benzina perde 1,2 punti, fermandosi al 28,6% di quota (28% nel cumulato, in linea con il corrispondente periodo 2022); il diesel scende al 18% delle immatricolazioni (-2,7 punti percentuali e al 19,2% nei 7 mesi). In buona crescita il Gpl che si porta al 9,8% di quota (+1,9 punti, all’8,9% in gennaio-luglio), mentre il metano si ferma allo 0,1% sia nel mese sia nel cumulato. Le ibride salgono al 35,7% nel mese e al 35,3% nel cumulato (rispettivamente +2,6 e +2,2 punti percentuali), con un 7,6% per le “full” hybrid e 28,1% per le “mild” hybrid. La quota delle BEV si ferma al 3,4% in luglio (3,8% nel cumulato) e quella delle PHEV al 4,4% (4,6% nei 7 mesi).L’analisi della nuova segmentazione mostra in luglio un recupero delle berline del segmento A, all’11,9% di quota e una forte contrazione dei SUV dello stesso segmento (all’1,2%). Seppur con volumi in leggera crescita, perdono terreno entrambe le carrozzerie del segmento B (rispettivamente al 20% e 26,5% di share). Rimangono abbastanza stabili in quota le berline del segmento C (al 5,6%), mentre un ottimo andamento di crescita caratterizza i SUV, che salgono al 20,1% del totale. Fra le medie superiori (segmento D) recuperano sia berline che SUV (rispettivamente allo 0,8% e 6,1%). Nell’alto di gamma, cedono un decimale le berline (0,1% di quota) e lo recuperano i SUV (all’1,2%). Infine le station wagon rappresentano il 3,5% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive l’1,0%.Dal punto di vista delle aree geografiche, per un decimale di differenza il Nord Est riesce a confermare la leadership, grazie alla spinta del noleggio, con il 29,9% di quota (-2,1 punti, al 32% nei 7 mesi). Il Nord Ovest in luglio segna il 29,8% (-0,3 punti), in linea con il cumulato, il Centro Italia sale al 24,7% (+2,5 punti ), l’area meridionale conferma sostanzialmente il 10,6% di quota, quella insulare il 5%.Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in luglio crescono dell’1,3% a 121,5 g/Km; 120,2 g/Km in gennaio-luglio (+1,5%). L’analisi delle immatricolazioni di luglio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 3,8% del mercato, il 3,9% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,1% e 4,2% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 63,3% (63,7% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si assesta al 24,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,2% (rispettivamente 24,3% e 1,9% nei primi 7 mesi).
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