Dl Alluvioni: Pd, 'insufficiente, inadeguato e senza alcuna visione'
martedì 25 luglio 2023
Roma, 25 lug. (Adnkronos) - “I fatti di questi giorni di queste ore nel Mediterraneo, nel nostro Paese, da Nord a Sud, dovrebbero spingere i protagonisti della vita pubblica, le forze politiche, il Parlamento, il governo, maggioranza e opposizione a ragionare, non a fare comizi. Ad individuare coordinate comuni per il Paese di fronte alla inoppugnabilità delle conseguenze del cambiamento climatico, cambiamento climatico dovuto al riscaldamento globale. Prima di tutto, prima del grazie a chi ha lavorato, ha spalato e anche a chi ha cantato per darsi coraggio, di fronte a questo fatto epocale, il primo pensiero di fronte alla tragedia dell’Emilia-Romagna, non va alla polemica politica, ma va alle 17 vittime coi nomi e cognomi che valgono tutto. Alle famiglie e agli amici va il nostro cordoglio”. Lo ha detto il deputato dem Andrea Gnassi in Aula alla Camera, durante le dichiarazioni di voto finale al decreto Alluvioni.“Sono passati ormai tre mesi – ha aggiunto l’esponente Pd - e non si è visto un euro da parte dello Stato per le popolazioni colpite. Arrivano due decreti che sono insufficienti, inadeguati, costruiti per pezzi e non con una visione, ma ancora prima ci arriviamo con quella che è stata la postura istituzionale di una maggioranza e del governo, una postura del governo e di molti, non tutti i suoi membri, improntata al doppio registro. C'è stato un proliferare di dichiarazione, di accuse tanto infondate quanto mirate per un attacco politico che nulla aveva a che fare con la ricostruzione. Non c'è nessun commissario generale che possa vincere e raggiungere obiettivi e battaglie, con un incarico di un anno. A Figliolo va la nostra stima, ma la struttura che gli si data è completamente inadeguata”.“Per ricavare visibilità – ha concluso Gnassi - ci asteniamo su questo decreto minimo e sufficiente e inadeguato perché pensiamo alla disperazione di chi ha perso tutto e diciamo che ci siamo e ci saremo e il nostro ruolo non è quello di acuire lo scontro politico, ma proporre soluzioni che riprenderete nei primi provvedimenti utili, che riprenderete nelle leggi di bilancio. Perché se è vero, come ha detto qualcuno che la politica è uscirne insieme di fronte alle tragedie, diventa un dovere morale. Per questo noi ci asterremo per attenerci a questo dovere morale per stare vicino all'Emilia-Romagna e incalzare, questo governo che è scappato da quella tragedia”.
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