Ciak a Trapani per 'Afrodite', con Ambra istruttrice sub
lunedì 24 luglio 2023
Trapani, 24 lug. (Adnkronos) - Sono iniziate a Trapani le riprese del film “Afrodite”, diretto dal regista Stefano Lorenzi, scritto insieme allo sceneggiatore Alessandro Nicolò e interpretato da Ambra Angiolini, Giulia Michelini, Gaetano Bruno e Francesco La Mantia. L’opera è una produzione Dakota Film Lab con Rai Cinema prodotta da Enrico Venti, e prevede sei settimane di riprese che si svolgeranno in Sicilia, fra Trapani e alcuni tratti di mare in prossimità delle Isole Egadi. Realizzato in parte con una troupe subacquea, il film rappresenta una vera sfida artistica e produttiva. Il regista e le attrici si sono preparati per mesi per affrontare al meglio questo speciale tipo di riprese.“Afrodite” racconta la storia di Ludovica, un’istruttrice di diving interpretata da Ambra Angiolini, minacciata dalla mafia e costretta a collaborare con l’inesperta sommozzatrice Sabrina, Giulia Michelini, per ripescare un misterioso carico da un relitto affondato nelle acque al largo della Sicilia. Inizialmente troppo diverse, le due donne imparano presto a riconoscersi entrambe come vittime di un sistema violento da cui vogliono riscattarsi. Tra thriller, action e romance, “Afrodite” è un inno al coraggio di affrontare le nostre paure più profonde, di esplorare gli abissi che ci portiamo dentro per poi riemergere, e rinascere attraverso l’amore. Ludovica è una subacquea che insieme all'ex compagno ha visto andare in bancarotta la propria scuola di scuba diving. Rimasta sola e con troppi debiti da ripagare alla mafia, è obbligata a prelevare un misterioso carico da una nave sommersa che porta proprio il nome dell'antica dea greca. Trasferita a forza in un rifugio isolato a ridosso del mare, la donna dovrà convivere con Sabrina, la sommozzatrice che l’aiuterà sott’acqua, e con il suo futuro marito Rocco, un soldato della malavita che fin da subito si dimostra uno spietato carceriere. Ludovica è diffidente, cinica; Sabrina apparentemente infantile ed empatica. Eppure, nel tempo trascorso nelle profondità marine e sulla terraferma, le due donne capiscono di essere una risorsa l’una per l’altra. Per motivi diversi entrambe si trovano calate in un abisso di violenza e sfruttamento, e sentono crescere tra loro qualcosa di nuovo e sconosciuto: un amore che per proteggersi dal mondo è disposto a tutto, anche alla cieca vendetta. “Afrodite” è un inno al coraggio di riemergere.
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