Roma, 4 lug. (Adnkronos) - "L'idea dei 18 mesi non significa che ci vorranno 18 mesi - ce ne vorranno 3, ce ne vorranno 6 -, ma almeno così non ci sarà la prestazione d'ansia, la fretta, che troppo spesso secondo me è cattiva consigliera. Se pensiamo anche a quanto sta avvenendo riguardo alla riforma delle province, che ci vorrà ovviamente un po' di tempo per ripristinare, è meglio fare una legge ben fatta, altrimenti è meglio non farla. Per quanto mi riguarda, mi sento di assicurare l'impegno, come Governo, ed il lavoro del Parlamento, che andrà avanti sicuramente con i tecnici del Viminale che, per quanto mi riguarda, non hanno avuto nessuna preclusione di nessuna forma e di nessun genere". Così il sottosegretario all'Interno, Wanda Ferro, intervendo in aula alla Camera sulla proposta di legge per il voto dei non residenti. "Abbiamo sempre detto che si partiva dalle europee e dai referendum perché è bello promettere ciò che si può onorare. Forse dobbiamo anche chiarire che, in caso di politiche, dovrebbero girare per tutta Italia 271 schede differenti. Bisogna quindi testare un meccanismo e, se questo meccanismo testato su elezioni più semplici funziona, eventualmente allargarlo anche alle altre", aggiunge. "Voglio anche chiarire una cosa, quello che forse mi interessa maggiormente dire è che certamente non c'è una difesa di parte verso i prefetti o verso i capi dipartimento del Viminale - non sta a me -, ma c'è una difesa nei confronti dei giovani perché, per quanto mi riguarda, li ho sempre appoggiati e, venendo dal mondo giovanile della politica, non ho mai avuto nessun problema a dialogare con i nostri giovani", conclude.
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