Sanità: medici emergenza territoriale, 'siamo invisibili tra gli invisibili'
lunedì 12 dicembre 2022
A gennaio 2022 numero diminuito di 268 camici bianchi, non era mai successo, appello Fimmg Emergenza alla politica
Milano, 12 dic. (Adnkronos Salute) - I medici sono "invisibili" alla politica che li ignora sistematicamente, ha denunciato nei giorni scorsi la Federazione nazionale degli Ordini dei medici Fnomceo, lanciando uno spot per sensibilizzare sui problemi della categoria. Ma i medici dell'emergenza territoriale convenzionati e gli altri operatori del territorio si sentono "invisibili tra gli invisibili", spiega Fimmg Emergenza sanitaria. "Ancora più invisibili perché, lavorando fianco a fianco dei colleghi dell'emergenza ospedaliera, gestendo e assicurando l'emergenza sul territorio, veniamo sempre più ignorati e dimenticati", sottolinea il sindacato rivolgendo un appello ai decisori. "Il numero dei medici convenzionati - segnala la sigla in una nota firmata dal segretario nazionale Francesco Marino - al primo gennaio 2022 è diminuito, rispetto all'anno precedente, di 268 unità. Non era mai successo in precedenza, oscillando sempre tra i 2.950 e i 3.000 medici in servizio, e durante quest'anno ci sono state ulteriori uscite senza rimpiazzo dal sistema. Se calcoliamo le ore lavorate constatiamo un aumento eccessivo dei carichi di lavoro", sottolinea infatti Fimmg Emergenza che evidenzia a tal proposito un fatto di cronaca: "E' di ieri la notizia di una collega aggredita durante un intervento insieme al suo autista. Bene, questa collega ha manifestato l'intenzione di abbandonare il servizio. Chi la conosce afferma che sarebbe una grande perdita", afferma Marino, esprimendo "solidarietà e vicinanza da parte della Fimmg tutta" e rivolgendo "l'invito a non mollare per la collega e il suo collaboratore"."In un contesto storico dove questa grande categoria di colleghi viene sistematicamente ignorata dalla politica - osserva il segretario di Fimmg Emergenza sanitaria - è già un grande risultato che l'abbandono non sia stato più consistente. Vorrei ricordare - continua - che durante la pandemia il sistema di emergenza territoriale è stato il first impact dell'emergenza nei confronti del Covid. Abbiamo continuato a fare il nostro lavoro 'routinario' continuando a sostenere le reti tempo dipendenti (la rete infarto, la rete stroke e la rete trauma), portando soccorso a chiunque si trovava in condizioni di emergenza urgenza, assistendo i pazienti Covid gravi in attesa di essere presi in consegna nei pronto soccorso ospedalieri al collasso, vorrei ricordarlo, assistendo per ore i pazienti all'interno delle ambulanze, prendendo in gestione i pazienti che i colleghi delle Usca non potevano più assistere a domicilio, con dei ristori pari alla metà dei colleghi stessi". Eppure "siamo stati dimenticati: nel momento in cui i medici, gli infermieri, gli ausiliari e anche gli amministrativi venivano gratificati con i ristori Covid - ricorda Marino - noi del territorio siamo stati ignorati, e solo grazie alla lungimiranza di alcuni presidenti di Regioni (la Puglia, l'Emilia Romagna e la Sicilia, che oltre tutto deve ancora liquidare) siamo stati gratificati con fondi regionali. Ai politici che prendono decisioni per la Finanziaria", Fimmg Emergenza sanitaria chiede dunque "aiutateci ad essere meno invisibili tra gli invisibili".
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