(Adnkronos) - Angelo Maria Petroni, Segretario Generale, Aspen Institute Italia, sottolinea che “L’Intelligenza Artificiale non è un cambiamento tecnologico. È un cambiamento antropologico. Intervenendo ieri sera a Roma alla presentazione della ricerca sull’Ia dell’hub Icc e della Iulm, Petroni ha rilevato che l’Ia "costituisce una formidabile espansione dell’intelligenza umana, con modalità e dimensioni che non hanno precedenti nella storia. Essa offre quindi delle prospettive fantastiche per migliorare la condizione materiale e culturale dell’umanità. Perché queste prospettive si realizzino, è necessario che lo sviluppo e le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale siano accompagnate da una adeguata dimensione giuridica, e soprattutto da una adeguata dimensione morale. Le regole giuridiche senza una solida base in una morale largamente condivisa sono inefficacia"."E - ha aggiunto - non vi possono essere regole giuridiche efficaci e soprattutto giuste se non sono guidate da principi morali. La regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale non può corrispondere alla sola logica del diritto positivo, il quale è essenzialmente basato sulla logica del comando e dell’imposizione. Le categorie fondamentali perché l’Intelligenza Artificiale migliori il futuro dell’umanità sono quelle della condivisione, dell’accettazione, del rispetto della persona umana in ogni sua dimensione. Che sono categorie etiche prima ancora che categorie giuridiche".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.