Governo: Mulè, 'Meloni sia meno rigida, Ronzulli demonizzata'
giovedì 20 ottobre 2022
Roma, 20 ott. (Adnkronos) - Il governo si farà, "ma non si deve chiudere in qualsiasi modo". Nell'atteggiamento di Giorgia Meloni "viene avvertita troppa rigidità, come se non si volesse aprire un confronto. Berlusconi si faceva concavo e convesso, una qualità che un leader di coalizione deve avere. La verità è una: senza Forza Italia il governo non vive". Dunque "la rigidità si deve trasformare in capacità di dialogo". A sostenerlo è il neo vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulé, in un'intervista a La Stampa. L'azzurro è convinto che il suo partito non possa essere sostituito da altri: "Nascerebbe un minotauro. Una creatura mostruosa della quale gli elettori sarebbero terrorizzati". Forza Italia mira a vedersi riconoscere "pari dignità con la Lega", e "la storia del partito, che su alcuni temi, come Giustizia e Sviluppo economico, fonda la sua esistenza". Silvio Berlusconi ne "resterà il leader" del partito, "il faro che indicherà la soluzione", "e quindi supererà delle divergenze in fondo normali in questa fase". Mentre il coordinatore Antonio Tajani, ipotizza Mulé, potrebbe delegare l'incarico nel caso venisse scelto come ministro e vicepremier: "Maciste poteva sopportare molti pesi, ma fino a un certo punto. Antonio ha capacità straordinarie e sarà lui stesso, se ritiene di non poter sopportare questo peso, a porre il problema a Berlusconi". L'azzurro sostiene infine che Licia Ronzulli "è stata immolata sull'altare di una demonizzazione e strumentalizzazione interessata nel centrodestra, ma anche in Forza Italia".
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