Distrofie retiniche ereditarie, medicina narrativa in aiuto pazienti

lunedì 10 ottobre 2022
Su 'Alleati per la Salute' focus su impatto di queste patologie anche sui caregiver
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - Le distrofie retiniche ereditarie determinano una progressiva perdita della vista e rappresentano una causa importante di cecità in ambito pediatrico. Per valutare meglio il reale impatto che queste patologie determinano sulla vita quotidiana di pazienti e caregiver e per capire come migliorare il percorso di diagnosi e di cura, è stato realizzato il progetto 'Birds', che utilizza le tecniche della medicina narrativa. È quanto riporta un articolo pubblicato su Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it ), il portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis. Dal punto di vista dei familiari, la gestione di un bambino con problemi di ipovisione è molto complessa, sia nell’affrontare i primi dubbi relativi alla sua salute e il difficile percorso diagnostico, che nel dover accettare questa condizione di diversità e di progressivo peggioramento della capacità visiva. In questo contesto - si legge nell’articolo - la medicina narrativa assume un ruolo importante e si concretizza all’interno del progetto 'Birds' (The Beat of Ird Stories), realizzato da fondazione Istud Sanità e Salute, attraverso la narrazione delle esperienze di pazienti con malattia ereditaria della retina associata al gene Rpe-65, ma anche da parte di caregiver e di oculisti. Ogni figura compone il proprio testo seguendo una specifica traccia narrativa, pensata per aiutare a superare il blocco da pagina bianca e riuscire a descrivere compiutamente sia i fatti in sé che i sentimenti correlati. Il racconto scritto permette così di far emergere gli aspetti emozionali e sociali associati a momenti diversi della vita del paziente, come l’insorgenza dei primi sintomi, l'inizio della convivenza con la malattia, la ricerca, spesso lunga e faticosa, di una diagnosi e il suo raggiungimento. Si affiancano a queste testimonianze i punti di vista di medici e caregiver, in modo da mettere in luce le principali problematiche del percorso diagnostico e di cura, traendo importanti spunti per innescare un miglioramento. Attraverso queste testimonianze e il coinvolgimento all’interno del progetto anche di diverse figure di professionisti sanitari, come psicologi, genetisti e istruttori di mobilità, sono emerse varie criticità, come la scarsa conoscenza delle malattie ereditarie, sia nell’opinione pubblica che in ambito medico, e della condizione di ipovisione. Viene anche segnalata la necessità di un approccio multidisciplinare alle cure. L’articolo completo è disponibile su: https://www.alleatiperlasalute.it/la-voce-del-paziente/distrofie-retiniche-ereditarie-la-medicina-narrativa-capirle-e-migliorare-il-percorso-di-cura.
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