Elezioni: parlamentari Misto a Mattarella, 'raccolta firme penalizza opposizione'

lunedì 25 luglio 2022
Roma, 25 lug (Adnkronos) - Un incontro urgente con il presidente della Repubblica “al fine di poter svolgere una campagna ed una competizione elettorale realmente democratica”, poiché con il decreto elezioni e l’ampliamento dei partiti che sono esentati dalla raccolta firme si è creato “un vulnus democratico che tende all’eliminazione dell’opposizione parlamentare”. Lo chiedono in una lettera al capo dello Stato un gruppo di parlamentari che fa riferimento a diverse componenti del gruppo Misto e di altri gruppi. A sottoscrivere l'appello a Mattarella sono i deputati Andrea Colletti, presidente della componente Alternativa; la deputata Simona Suriano, di Manifesta, Potere al popolo, Partito della Rifondazione comunista-Sinistra europea; il senatore Mattia Crucioli, presidente del gruppo Uniti per la Costituzione - C.A.L. - Alternativa - P.C. - Ancora Italia - Progetto Smart – I.d.V.; il presidente di Alternativa Pino Cabras e Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione comunista - Sinistra europea.A seguito dello scioglimento delle Camere e della convocazione dei comizi elettorali per il 25 settembre Colletti, Suriano, Crucioli, Cabras e Acerbo fanno notare nella lettera indirizzata a Mattarella che “in sede di conversione del decreto-legge 4 maggio 2022, n. 4 – decreto elezioni - è stato approvato l’articolo 6bis che amplia significativamente il numero dei partiti esonerati dall’obbligo di raccolta firme per la presentazione delle liste alle prossime elezioni politiche". (Adnkronos) - "Tale esenzione, nell’attuale periodo storico, crea un vulnus democratico che tende all’eliminazione dell’opposizione parlamentare -proseguono-. Nello specifico, con l’introduzione dell’articolo 6bis risultano favorite dall’esenzione alla raccolta firme le liste di maggioranza e gravate – a causa della non esenzione - le liste di minoranza che, nel caso specifico, devono provvedere a raccogliere le sottoscrizioni nel mese di agosto, noto periodo di vacanze estive, in una finestra molto ristretta e con una difficoltà intrinseca relativamente al lavoro che dovranno svolgere i servizi comunali interessati”. Pertanto, confidando nel “ruolo di garante della Costituzione e dei suoi principi democratici”, i firmatari chiedono al capo dello Stato “un incontro urgente al fine di poter svolgere una campagna ed una competizione elettorale realmente democratica”.
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