Lombardia: Intesa, nel 2021 export +21,4%, supera 2019
lunedì 2 maggio 2022
Milano, 2 mag. (Adnkronos) - Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti industriali della Lombardia si chiudono con un bilancio positivo, sfiorando i 32 miliardi di euro, con una crescita del 21,4%. E' quanto emerge dal monitor distretti lombardi di Intesa Sanpaolo, da cui emerge il recupero di 15 distretti industriali sui 23 monitorati. Il confronto con il 2019 evidenzia un progresso del 6,6%, pari a circa 2 miliardi di euro. Il risultato è ancora più positivo rispetto a quanto si registra a livello nazionale (+18,2%). Sul risultato influisce anche una dinamica di rialzo dei prezzi alla produzione. Nel 2021 l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le attività manifatturiere ha registrato una crescita del 4,9% rispetto all’anno precedente e del 4,3% nel confronto con il 2019, con un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno (+9%). Tra le filiere distrettuali che si collocano già oltre i livelli pre-pandemici spicca la metalmeccanica (+7,9% rispetto al 2019), trainata dai Metalli di Brescia. Segnali positivi anche per i distretti della gomma e della plastica, che continuano la crescita anche rispetto ai livelli pre-pandemici: Articoli in gomma e materie plastiche di Varese (+15,4% vs. 2019) e Gomma del Sebino Bergamasco (+11,8% vs. 2019). Va bene anche il sistema casa (+8,6%), dove si registra il pieno recupero di tutti i distretti, in primis i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+9,6% vs. 2019). Arrivano segnali incoraggianti anche dal sistema moda che ha mostrato un rimbalzo rispetto al 2020 (+16,7%). Tuttavia, si tratta di performance ancora insufficienti per consentire il pieno recupero di quanto perso nel 2020 (-9%), penalizzate in particolare nella prima parte dell’anno dalla chiusura delle attività ritenute non essenziali e dalle limitazioni alla vita sociale, nonché dal perdurare della diffusione dello smartworking. Anche la filiera dell’agro-alimentare (+10,5%), particolarmente attivata nel corso del 2020, continua il suo trend di crescita. Rispetto ai livelli pre-Covid soffre tuttora il distretto dei Vini e distillati del bresciano che sconta la chiusura, imposta nella prima parte del 2021, del canale Ho.Re.Ca. Al contrario, si sono messi in evidenza il Lattierocaseario della Lombardia sud-orientale (+13,6% rispetto al 2019) e le Carni e i salumi di Cremona e Mantova (+18,8%).I mercati in cui l’export dei distretti lombardi ha registrato la crescita maggiore in valore rispetto al 2019 sono stati nell’ordine la Germania (+418 milioni), la Cina (+341 milioni), la Francia (+328 milioni), la Turchia (+156 milioni), la Polonia (+153 milioni), i Paesi Bassi (+147 milioni), dove nella crescita generalizzata di quasi tutte le filiere, si distinguono particolarmente i distretti lombardi della metalmeccanica. Segnali promettenti arrivano per il sistema moda dalla Cina, dove le vendite del 2021 recuperano e superano i livelli registrati nel 2019. Le esportazioni dei Poli tecnologici della Lombardia si collocano, complessivamente, oltre i livelli pre-Covid (+2% rispetto al 2019), con una dinamica migliore rispetto alla media nazionale, al netto della stessa Lombardia (+0,6% rispetto al 2019): in crescita il Polo Ict di Milano e Monza (+9,2%) e il Polo Aerospaziale della Lombardia (+16,2%) dove l’andamento dell’export deve essere letto con la dovuta attenzione, considerato che si tratta di flussi influenzati da commesse pluriennali.
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