Giustizia: Calderoli, 'nessun effetto devastante se avvocati giudicano magistrati'

mercoledì 23 marzo 2022
Roma, 23 mar. (Adnkronos) - "Premetto che il procuratore Nicola Gratteri gode della mia massima stima, per tutto quello che ha fatto in decenni di onorato servizio contro l’ndrangheta, e che l’ho sempre visto come un punto di riferimento per la nostra magistratura. Ecco, fatta questa premessa non riesco proprio a comprendere perché se nel Csm le valutazioni dei magistrati vengono affidate anche alle parti non togate, dunque avvocati e professori di diritto, e se le medesime valutazioni vengono attribuite anche a livello dei consigli giudiziari e delle Corti d’Appello, questo possa diventare devastante per i magistrati. Tanto più che la decisione finale spetta comunque al Csm". Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato."Se la Corte costituzionale ha dichiarato ammissibile il nostro quesito referendario -aggiunge- allora significa che i giudici costituzionali non hanno ritenuto che potesse produrre quell’effetto devastante ipotizzato da Gratteri rispetto all’autonomia della magistratura, autonomia prevista come fondamentale proprio dalla nostra Costituzione Mi spiace dottor Gratteri ma non ci vedo niente di devastante in questa riforma, anzi la vedo non solo come una cosa auspicabile ma assolutamente dovuta, perché deve finire il tempo in cui si chiede all’oste se il suo vino è buono. Non è un caso che il giudizio di eccellenza riguardi più del 99% dei magistrati, cosa inverosimile nella realtà, ma comprensibile pensando che a giudicarsi sono loro stessi da soli".
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