Mafia Capitale: giudici motivazioni, ‘Buzzi e Carminati vertici organizzazione’

mercoledì 28 luglio 2021
Roma, 28 lug. (Adnkronos) - “Nella scelta della pena, come nell’aggravante dell’articolo 416, questa Corte ha tenuto conto del ruolo svolto da Salvatore Buzzi, unitamente a Massimo Carminati, di vertice e organizzatore della compagine associativa semplice collegata alla gestione delle cooperative, orientandone le scelte e le numerose condotte illecite in materia pubblica, finalizzata a lucrare dal settore degli appalti pubblici, inquinando persistemente e pesantemente, con metodi corruttivi pervasivi e per gran tempo, le scelte politiche e l’agire pubblico dell’ente locale (nelle intercettazioni il prestigio della pubblica amministrazione e ben poca cosa, essendo la Pa descritta come una ‘mucca’ cui occorre dare nutrimento al fine di poterla ‘mungere’)”. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza emessa lo scorso 9 marzo dai giudici della Prima Corte d’Appello nel processo d’Appello bis su ‘Mafia Capitale’ che ha condannato tra gli altri Salvatore Buzzi a dodici anni e dieci mesi e a dieci anni Massimo Carminati. La condanna era arrivata dopo che la Cassazione il 22 ottobre del 2019 aveva fatto cadere per tutti gli imputati il 416bis, l’accusa di associazione mafiosa.
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