Assicurazioni: per italiani poche polizze, si affidano ai propri risparmi
martedì 3 novembre 2020
Milano, 3 nov. (Adnkronos) - Solo una piccola percentuale di italiani conta di affrontare difficoltà o eventuali situazioni avverse in futuro stipulando una polizza danni (12,7%) o sottoscrivendo fondi di investimento (6,3%). Il grosso (50,3%) cercherà di risparmiare cercando di garantire più sicurezza a sé e ai propri familiari, oppure assumerà comportamenti cauti (47,9%). E' quanto emerge da una ricerca del Censis illustrata durante l'evento digitale organizzato da Banca Mediolanum, 'Il futuro è adesso'. "Nel rapporto premi assicurazioni danni su Pil, l'Italia si colloca sotto la metà dei Paesi Ocse, molto distanti dalla media Ocse e su un trend in discesa rispetto a qualche anno fa: siamo non solo bassi ma su un trend inefficiente e negativo", sottolinea Riccardo Cesari, membro del consiglio Ivass. Una delle motivazioni, spiega, è "l'alfabetizzazione assicurativa, "un'altra è il reddito disponibile". Ma c'è anche, aggiunge, "un'errata allocazione della fiducia: troppa sfiducia nelle assicurazioni in termini di chiarezza dei contratti nei costi e nella trasparenza, e troppa fiducia nell'intervento pubblico, considerato un assicuratore di prima istanza. E infine c'è troppa fiducia verso se stessi: si ritiene o di non essere sottoposti a certi rischi o in caso di rischi di sapersela cavare. Di qui l'eccesso di liquidità nel conto corrente". Secondo Cesari, ad esempio, "la copertura in presenza di rischi di non autosufficienza fisica è paragonabile alla catastrofe naturale. Con gli indici di invecchiamento che l'Italia sta mostrando, siamo di fronte a un problema che diventerà sempre più urgenze. Ci stiamo lavorando anche noi, auspicherei - conclude - un piano nazionale universalistico e mutualistico di copertura di questo tema".
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